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INGHILTERRA: ALLARME OBESITÀ Nei paesi sviluppati l’obesità viene considerata come uno dei dieci principali fattori di rischio per la salute.

LONDRA – Il tasso di obesità in Inghilterra è quello più sviluppato.

Nel passato era più raro trovare persone affette da obesità, che soffrivano di disfunzioni o semplicemente buongustai che si lasciavano andare senza limiti ai piaceri della cucina. 

Oggi il mondo è cambiato, al punto che il numero di persone che muore per cause legate all’eccessivo consumo di cibo, ha superato quelle che muoiono per malnutrizione.

Obesa è una persona che pesa oltre il 20% di quello che è il suo peso ideale, ossia che ha un indice di massa corporea superiore a 30. La norma è 25. Tra 25 e 30 si è in sovrappeso. Fino a 35 si è moderatamente obesi e sopra i 40 si è fortemente obesi. L’indice prende in considerazione una serie di fattori oltre al peso, quali il sesso, l’altezza e l’età.

Nel mondo anglosassone il problema è particolarmente grave. L’autorità che si occupa di vigilare sulla sanità pubblica in Inghilterra ha lanciato un grido di allarme, spiegando che, per rientrare dall’eccesso di peso, le persone devono mettersi a dieta, limitando nei tre pasti principali il consumo di calorie a 1600, divise in 400 per la prima colazione e 600 sia per pranzo che per cena.

In condizioni normali un uomo adulto, per mantenere la linea, non deve superare le 2500 calorie giornaliere e una donna le 2000. Il tutto partendo dal presupposto che l’individuo in questione abbia anche una vita attiva.

Il tema è certamente delicato dal momento che il seguire una dieta alimentare rigida va a scontrarsi con la libertà di scelta dell’individuo; anche se si tratta di salute, bisogna sottolineare che l’obeso, almeno in una prima fase, va incontro ad un’instabilità emotiva. Ma l’argomento vale anche per il fumo, che ormai è sottoposto a restrizioni crescenti in tutto il mondo o l’abuso di alcol.

Younan Nowzaradan è un chirurgo iraniano-americano di 74 anni, specializzato in chirurgia vascolare e bariatrica. Si è laureato in medicina a Teheran e poi ha proseguito le specializzazioni negli Stati Uniti. Lavora in vari ospedali del Texas e in particolare è a capo della clinica di Houston dove è anche ambientato il docu-reality. Viene considerato uno dei massimi esperti del trattamento dell’obesità e delle tecniche laparoscopiche di bypass gastrico, che esegue anche su pazienti ad alto rischio.

Negli anni il dottor Nowzaradan e i suoi rimproveri verso i pazienti sono diventati un marchio di fabbrica e un simbolo della lotta al sovrappeso. Sul web, però, hanno preso anche una piega comica con una gran quantità di pagine Facebook e meme a lui dedicati che tuonano ammonimenti contro l’appetito esagerato e gli sgarri alla dieta. Dalla pagina «La simpatia del dottor Nowzaradan» a «Il cattivissimo dottor Nowzaradan», i seguaci sono centinaia di migliaia.

Desirée Furfaro e Marina Cimmino

II Q Liceo G.B. Vico Napoli