Italia, piantati 280mila alberi per la riduzione di CO2

In seguito alla campagna Mosaico Verde ideata da Legambiente per tutelare la stabilità di generazione presenti e future, sono stati interrati 280.000 alberi allo scopo di diminuire le emissioni di biossido di carbonio. 

Mosaico Verde è una operazione di rimboschimento nazionale che coinvolge Enti pubblici e Aziende su un progetto condiviso di adattamento ai cambiamenti climatici che prevede di piantare oltre 300.000 alberi e curare 30.000 ettari di boschi nei prossimi anni in tutta Italia.

L’azione è partita dall’aprile 2018, ristrutturando circa 170 ettari di aree, perdi più di proprietà pubblica. Questi alberi assorbono CO2 che si propaganda in atmosfera e responsabile dei cambiamenti climatici.

Milioni di alberi che, secondo quanto si legge nel comunicato dei Comitati Laudato si’ (ispirati all’enciclica del papa e portati avanti dalla Chiesa di Rieti e Slow Food), “dal loro primo istante di vita realizzerebbero la loro opera di mitigazione dei livelli di CO2 nell’atmosfera”.

Inoltre, si legge nell’appello, “dopo anni di intensa cementificazione del suolo e in assenza di una legge che tuteli questo patrimonio, la scelta di luoghi su cui favorire una riforestazione intelligente può contribuire a valorizzare il bene comune del paesaggio urbano e rurale del nostro paese”.

Tutto questo è stato reso possibile dalle aziende che hanno aderito alla campagna e che hanno scelto di integrare Mosaico Verde all’interno delle loro strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa e di riduzione dell’impronta ambientale.

Grandi marche come IKEA o Barilla spa, hanno preso parte alla convenzione ambientale del 7 novembre 2018 raccontando le loro esperienze e i loro progressi ecologicamente raggiunti.

Coloro che hanno permesso di poter realizzare questo progetto sono stati principalmente Stefano Mancuso, scienziato e direttore dei Laboratori internazionale di neurobiologia vegetale LINV, Carlo Petrini presidente di Slow Food e Domenico Pompili, Vescovo di Rieti. L’iniziativa ha ricevuto numerose  adesioni, da Slow Food all’Associazione dei Comuni italiani (ANCI) ed altre mille realtà, da Legambiente al WWF. 

Il progetto però, propone inoltre di coprire il pianeta, le aree prive di vegetazione e le città, con miliardi di alberi. Questo aiuterebbe a immagazzinare la CO2 emessa in atmosfera dalle attività umane.

Chiara Rizzo

Giorgia Scotto Pagliara 

2Q Liceo G.B. Vico Napoli