È molto importante imparare come trarre ispirazione dall’arte.
Ogni giorno possiamo scoprire storie riguardo alla vita di qualcuno e rintracciare comportamenti specifici, tutto questo semplicemente guardando un dipinto o ascoltando il testo di una canzone. Possiamo usare l’arte quindi anche per sviluppare empatia e riconoscere noi stessi in determinate attitudini, poiché ci rendiamo conto che tante altre persone si sono poste – o si stanno ponendo – le nostre stesse domande.
Al giorno d’oggi, una nuova piattaforma per condividere esperienze sono i social media: essi sono importanti fonti di creatività e lasciano un ampio spazio per i pensieri e le emozioni del singolo ogni volta che qualcuno pubblica una foto, una frase, … Il problema dei social però è che, a causa dell’utilizzo eccessivo giornaliero, le persone tendono a non notare più l’arte che si trova dietro la maggior parte delle cose condivise.
Un po’ di tempo fa ho trovato una frase che definisce l’arte “grande coordinatrice della società e mediatrice degli ingegni umani”, che però viene considerata inutile e marginale, a causa appunto del fatto che ormai poche sono le persone che sono in grado di soffermarsi davvero sopra un’emozione condivisa. Le persone non sono molto empatiche, o forse sono solo disattente.
É quindi importante chiedersi: un mondo senza cultura – e quindi senza la capacità di esprimere le proprie emozioni e pensieri – cosa diventerà? Potremmo definire sia l’arte che la cultura strumenti e interpretazioni di comunicazione, attraverso i quali le persone riescono a maturare pensieri, affrontano la vita quotidiana e le emozioni. Arte e cultura quindi aiutano a esprimere ciò le persone cercano di comunicare ed è un modo quindi per farsi sentire.
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It is very important to learn how to draw inspiration from art.
Every day we can find and discover stories about someone’s life and specific behaviors, all of this simply by looking at a painting or listening carefully to the lyrics of a song. We can therefore use art to develop empathy and recognize ourselves in certain attitudes, since we realize that many other people have asked – or are asking themselves – our own questions.
Nowadays, a new platform for sharing experiences is social media: they are important sources of creativity and leave a large space for the thoughts and emotions of the individual every time someone publishes a photo, a sentence, … The problem of social networks, however, is that, due to the daily overuse, people tend not to notice the art behind most shared things anymore.
Some time ago I found a phrase that defines art as “great coordinator of society and mediator of human ingenuity”, which however is considered useless and marginal, due precisely to the fact that by now there are few people who are able to really dwell on a shared emotion. People are not very empathetic, or maybe they are just inattentive.
It is therefore important to ask yourself: a world without culture – and therefore without the ability to express your emotions and thoughts – what will it become? We could define both art and culture as communication tools and interpretations, through which people manage to mature thoughts, face everyday life and emotions. Art and culture therefore help to express what people try to communicate and it is therefore a way to make themselves heard.
Beatrice Zanarini
