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India-Messico: culture lontane si incontrano nella nostra scuola.

Le scuole italiane sono sempre di più un luogo di incontro per ragazzi provenienti da culture diverse. Ad esempio, nella nostra classe, io, Abirami, sono indiana, mentre il mio compagno Giordano è in parte di origine messicana. In questo articolo vogliamo condividere con gli altri studenti qualcosa dei nostri paesi di origine nella convinzione che lo scambio culturale sia fonte di crescita e arricchimento.

Giordano ha realizzato questa bella cartina del Messico in cui ha messo in evidenza ciò che gli sta più a cuore e ritiene più importante di questo paese: innanzitutto la città del suo papà e poi squali, delfini, cactus….

Un altro lavoro che ha voluto condividere con tutti noi è questo bellissimo plastico tutto colorato in modo vivace di una Piramide Maya. Un cittadino messicano, riconoscibile dal famoso sombrero sulla testa, ci spiega che le Piramidi Maya erano molto diffuse in Messico, erano fatte a gradoni e che in cima c’era il luogo di culto vero e proprio, il tempio. 

Io invece ho deciso di fare alcuni disegni per mostrarvi il dio Shiva.

Chiamato Dio della distruzione è una delle principali divinità della mia religione, l’Induismo.

La figura del dio è frutto di un’evoluzione lenta di caratteristiche riprese da altre divinità indu, partendo dall’aspetto di Rudra, un dio collerico legato al bestiame fino ad arrivare al Mahadeva ( il Grande Dio)  che distrugge l’Universo per crearne uno nuovo.

Egli è raffigurato in modi che possono apparire opposti, ad esempio come il più calmo fra gli asceti ma anche come uno sfrenato danzatore, che con la sua danza distrugge i mondi, ma allo stesso tempo li protegge e li preserva.

L’iconografia di Shiva è molto complessa, ma molto popolare e facilmente riconoscibile; il dio è caratterizzato da: pelle blu o bianca, capelli arruffati con una crocchia sulla testa, tre occhi, il tridente, un serpente attorno al collo, indossa pelli di animali, principalmente di tigre, la luna crescente sulla fronte, il tamburo, il toro Nandi, suo animale sacro.

Ha diversi nomi, tra cui: Adinatha = il protettore primo; Aghora = il non terrifico; Bhutamat = il Signore  degli elementi; Chanda = il Furioso; Chandrasekhara = il coronato di luna; Gangadhara = portatore del Gange; Hara = il distruttore; Jatadhara = dai capelli arruffati; Mahadeva = il grande Dio; Mahayogin = il Grande Yoghin; Nataraja= il Signore della danza; Nilakantha = dal collo azurro; Pasupati = il Signore del bestiame; Tryambakam =  dai tre occhi.

Il dio è venerato nella cultura indiana in molti aspetti, ma uno dei più famosi, oltre a quello dello Yoghi, è quello del Nataraja (il Grande Danzatore) . Il dio è rappresentato con quattro  braccia mentre danza all’interno di un cerchio di fuoco, con la chioma al vento e il piede sinistro sollevato. Con una mano regge il tamburo. Ha come attributi gioielli, il cobra al collo e la falce di luna. Con il piede destro schiaccia un nano malvagio, suo nemico.

 

Abirami Raj e Ruiz Llamas Giordano Enrico, 3G Liceo Artistico “Via di Ripetta” sede di Pinturicchio