Coronavirus, questo sconosciuto

Un argomento che sta diventando sempre più quotidiano è il Coronavirus, arrivato dalla Cina e che si è sparso in tutto il mondo in particolare in Italia e ci ha costretti a limitare la nostra vita rimanendo chiusi in casa per diverse settimane. Ancora oggi bisogna stare a casa per il bene delle persone e anche per il nostro, ma soprattutto per quelle persone che lavorano in ospedale dodici ore al giorno. I medici che stanno in ospedale la vedono come una guerra, ogni giorno sempre più gente malata e purtroppo anche tanta gente che muore, ma per fortuna, anche diversi guariti.
Questo virus è molto strano, tutti i virus che ci sono stati in passato, uccidevano anche le persone giovani mentre il Coronavirus uccide più spesso gli anziani e le persone con delle patologie.
Il Coronavirus tre mesi fa era solo in una parte del mondo, Juan città della Cina, ma già da lì si intuiva che era molto pericoloso, e un mese dopo si è diffuso in Italia scatenando il panico fino a oggi. Invece qualche settimana fa si è diffuso in tutta Europa, e in seguito anche in America, in particolare gli USA, e infine negli altri continenti.
Il Coronavirus ha diversi sintomi che si possono confondere con le solite malattie che non portano alla morte; bisogna invece stare attenti quando starnutiamo, tossiamo, o abbiamo qualche linea di febbre e dirlo ai medici del pronto soccorso in modo di poter fare il tampone.
Ovviamente bisogna rimanere sempre casa a meno che non si debba far la spesa o portare il cane fuori. Se si va fuori bisogna sempre mettere la mascherina per proteggersi meglio dal contagio.
Juan, da pochi giorni, non ha più avuto nuovi casi di Coronavirus e questo è un bene perché vuol dire che se anche noi italiani rimarremo in casa rispettando le regole, alla fine anche noi non avremo dei casi nuovi. Questo lo spero come ogni italiano, però una cosa che mi è piaciuta molto di queste settimane è che le persone mettono canzoni e soprattutto l’inno di Italia per risvegliare il Paese.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Michelangelo / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze