In questo periodo di distanza, ma soprattutto di pericolo ci iniziano a mancare sempre di più gli abbracci, i baci e il contatto fisico. Ritroviamo la voglia di fare ciò che in un giorno come tutti gli altri non ci passerebbe nemmeno di mente. La pandemia da Coronavirus ci ha obbligato a stare a casa per proteggere noi e gli altri e questa restrizione è riuscita a cambiare le nostre abitudini e i nostri desideri.
Personalmente penso che ritornare sui tavoli a giocare con le carte oppure avere semplicemente le mani sporche di impasto mentre si fa un dolce sia piacevole. Spero solamente che in questo periodo i bambini ricomincino a giocare con i propri genitori e ritrovino il proprio senso di patria attraverso la solidarietà, cioè attraverso un atteggiamento spontaneo.
Dopo tutto questo ritorneremo a toccarci, ad abbracciarci e ad andare a cena fuori, l’unica cosa veramente importante è che ora tutti rimaniate a casa; perché se ci pensate, se lo fate, riuscirete a salvare il mondo stando in pigiama.
Vi prometto prima o poi tutto tornerà come prima.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Beatrice / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze
31 Luglio 2020