La casa è pazza, aiuto! – Racconto

….stavo correndo in tutta fretta verso la porta, finalmente la libertà! Ma il mio peggior nemico si posò davanti a me, era il cuginetto rompiscatole! Era biondo, dal colore i suoi capelli sembravano oro e bronzo fusi insieme, aveva le gambe cicciottelle come le sue guancione.
Ma non era solo , con lui c’era la sorella antipatica, era tornata con ancora più voglia di schiacciarmi! Ma aspettate! Come sono arrivato a questo punto ? Ora vi racconto tutto!

Era un giorno di domenica mi ero svegliato per colpa di quella stupida sveglia. Appena fui operativo mi diressi verso la cucina, dovevo fare colazione in fretta sennò le mie sorelle mi avrebbero rubato i cereali! Appena li presi, sentii i passi rintoccanti di mia sorella! Oh, no, stava arrivando! Mi vide mangiare i cereali e si diresse verso la mamma, o come la soprannomino io Mammoiosa, e con tono fiero e antipatico le disse: “Jack ha preso tutti i cereali!” La mamma disse che li dovevo condividere… uffa! Ora ne avrei avuti pochissimi!

Quando finii di mangiare, andai in camera mia a guardare la tv. Fuori dalla porta c’era papà che ho soprannominato Papaperfettino, che mi disse: “Figliolo, andiamo in macchina!”
Io gli chiesi: “Perché ?” Lui mi rispose: “C’è la giornata Porta il tuo figlio a lavoro”. No! Proprio l’ultimo giorno prima della scuola… Lui mi disse che dovevo per forza accettare, altrimenti non mi avrebbe più comprato nulla e mi avrebbe anche brontolato severamente.
Quando arrivai, diedi un’occhiata in giro: c’erano muri bianchi e le aule con computer e tende. Vicino a una di quelle c’era una porta con scritto “Signor Bartugi”. Ma era il mio cognome! Il mio papà mi portò dentro. C’erano tanti comodini con sopra delle invenzioni con nomi tipo: zapdoz, ristringinetorrigrandivetor§ (che nel corso della storia mi causerà tanti problemi). Pigiai il tasto di una di quelle invenzioni e blrgzzzz! Diventai minuscolo, appena cercai di ripigiare il bottone arrampicandomi, mi impigliai nel vestito di papà che stava andando via. Visto che non gliene importava di me, mi aveva portato solo per fare il fighetto con i suoi amici. Quindi andò a casa da solo, ma per fortuna ero incastrato nella sua camicia.
Tornati a casa, aspettai che passasse dalla porta di camera mia e lì scesi. Ma mi accorsi che dovevo ritornare al laboratorio. Però mia sorella, cioè Sorellantipatica, mi scambiò per una formica e cercò di schiacciarmi. Salì sopra l’acquaio e mi accorsi che o saltavo nel buco o morivo. Quindi saltai e dopo un po’ usci dal gabinetto. Corsi verso l’uscita, finalmente la libertà! Ma il mio peggior nemico si posò davanti a me. Era cuginetto Rompiscatole. Aveva i capelli biondi, ma sembravano oro fuso con bronzo. Aveva le gambe cicciottelle come le sue guancione. Ma non era solo, c’era anche Sorellantipatica che aveva portato per schiacciarmi. Gli scivolai sotto le gambe e oltre al fatto che puzzavano mi accorsi che la mia mamma stava andando a lavoro. Mi aggrappai a lei e saltai in macchina. Nel momento in cui passò dal laboratorio, saltai dal finestrino e mi diressi verso l’ufficio di papà. Presi l’invenzione e ritornai grande. Tornai a casa e … boh credo proprio che sia la fine. Ciaooooo!

Scuola Primaria Villani di Firenze