E’ possibile prevenire un tumore?

Giovani e tumori: argomento tabù o motivo di sensibilizzazione? Ce ne parla il Dott. Alberto Castellani

Di Vittoria Gandolfo, 3B

Martina, 1975-2003 a cui quest’iniziativa deve il suo nome.

Giovedì 18 gennaio, per la durata di due moduli, nell’aula magna del Liceo Andrea D’Oria si è tenuta una conferenza, presieduta dal Dott. Alberto Castellani, riguardante la prevenzione ai tumori e, in particolar modo, la loro diffusione tra i giovani.

Le classi terze del liceo D’Oria hanno avuto l’opportunità di partecipare a quest’interessante, e soprattutto utile, incontro grazie all’iniziativa del Progetto Martina.

Questo progetto, validato dal Ministero della Salute, nasce su iniziativa del Dott. Di Maggio, uno dei medici che aveva in cura Martina a Padova.  

Non era una ragazza normale.

Solare in tutti i sensi. 

Piena di iniziative.

Aveva tanta voglia di vivere, di fare.

Così viene descritta Martina: non come “qualcuno che aveva un tumore”, non solo come un numero che viene inserito in statistiche o grafici dall’aspetto spaventoso.

Il Progetto Martina, promosso dal “Lions Club Genova Diamante”, deve il suo nome a una giovane donna di Padova deceduta a causa di un tumore alla mammella, diagnosticato all’età di 28 anni. Martina, al medico che l’aveva in cura, diceva: “Io sentivo da un po’ un piccolo nodulo, ma era piccolo, non mi faceva male e non ci ho dato peso”.

Questo, dice il dottore, ci porta a un primo insegnamento: il nostro corpo ci manda dei segnali, che anche se piccoli e non drammatici devono essere ascoltati. 

Spiegate ai giovani l’importanza di alcuni piccoli disturbi perché non finiscano come me.

Queste, ancora una volta, le parole di Martina: “perché non finiscano come me“. Parole strazianti e al tempo stesso piene di consapevolezza. Perché la verità è che noi giovani ci sentiamo invincibili, forse com’è giusto che sia, non riusciamo a concepire l’esistenza di un qualcosa che spazzi via tutto quello in cui crediamo, tutto il nostro futuro, tutto quello che ci sembra importantissimo: e forse è giusto così, forse è giusto che esista un periodo della vita di ognuno nel quale nessuna preoccupazione può scalfirci, nel quale ci sentiamo sul tetto del mondo. Nella vita di Martina, questo qualcosa era un tumore alla mammella.

Ecco perché  è giusto e necessario fare prevenzione ai tumori anche e soprattutto tra i giovani, nonostante la loro non sia certamente la fascia d’età più soggetta a questo problema.

Di Maggio aggiunge che il Progetto Martina non porta il nome di questa ragazza a causa della malattia che l’ha colpita, ma a causa della frase che ha detto: non ricordiamo Martina per quello che le è accaduto, ma per quello che lei ha fatto, per l’eredità che ha lasciato a tutti noi. 

 Il Dott. Castellani ha iniziato il suo intervento spiegandoci cos’è un tumore e come nasce:  è il DNA a conservare il programma genetico delle nostre cellule. Se qualcosa “colpisce” il DNA di una cellula, essa perde il suo patrimonio genetico e di conseguenza “non si ricorda più” ciò che doveva fare: nel tempo tutte le cellule figlie da essa generate avranno questa particolare condizione. Un tumore infatti è proprio un insieme di cellule il cui DNA è stato alterato.

Ad oggi la medicina e la ricerca scientifica hanno fatto molti progressi, e sono stati scoperti molti metodi per provare a prevenire la formazione dei tumori, anche se naturalmente non si potrà mai avere una certezza matematica.

Castellani ci ha dunque parlato di dodici abitudini che, secondo il Codice europeo contro il cancro, possono aiutare a prevenire i tumori: si tratta di non fumare, rendere la propria casa libera dal fumo, mantenere un peso forma salutare, fare attività fisica giornalmente, seguire una dieta sana, non bere o limitare il consumo di alcol, limitare il contatto con il sole, per esempio usando crema solare e non usando lampade abbronzanti, proteggersi da sostanze cancerogene, ridurre i livelli di radon naturale nella tua abitazione, allattare al seno, le vaccinazioni, anche e soprattutto sui bambini, e partecipare ai programmi di screening.

Al giorno d’oggi si conosce un solo virus che provoca sicuramente tumori: il papilloma. Infatti il Prof. Castellani ci ha informati del fatto che i tumori spesso possono essere causati da fattori ambientali (come l’aria inquinata e i posti di lavoro pericolosi, ad esempio a causa dell’amianto che una volta era molto diffuso, non si sapeva infatti che fosse così dannoso), stili di vita scorretti (come ad esempio il fumo e l’alcol, che possono portare a un tumore al pancreas, l’abuso di droghe e farmaci non su prescrizione medica, e un’alimentazione scorretta).

Il grafico proposto dal dottore riguardante la curabilitá dei tumori nel tempo.

Il Professore successivamente ci ha mostrato un grafico che mostrava la variazione della sopravvivenza relativa nel corso degli anni di persone affette da tumori:  gli unici tumori il cui tasso di sopravvivenza è restato invariato dal 1971 ad oggi sono quelli che interessano i polmoni, il pancreas e l’esofago. 

Il Dott. Castellani inoltre ci ha parlato anche di altri due tumori molto diffusi: il tumore alla mammella  e al testicolo.

Per quanto riguarda il tumore alla mammella, uno dei più diffusi, ci ha fatto notare, tra le molte cose, che non si manifesta solo nelle donne, ma anche negli uomini, seppure in questi ultimi sia meno diffuso. 

Ci ha fatto notare che si possono effettuare alcuni accorgimenti per riuscire a prenderlo in tempo: innanzitutto è importante sapere che la mammografia è consigliata solo dopo i 30/40 anni, dal momento che è molto raro che questo tumore si manifesti precedentemente. Dopo i 50 anni ci si dovrebbe sottoporre a un controllo di questo tipo ogni due anni. Tuttavia anche le donne più giovani dovrebbero, a cadenza mensile, effettuare un’auto-palpazione. Essa dovrebbe essere effettuata dopo il termine del ciclo mestruale. 

Il Professore ha spiegato infatti che, in caso si percepisca qualcosa di diverso, è consigliato andare a farsi visitare da un medico, per assicurarsi che sia tutto nella norma.

Per quanto riguarda il tumore ai testicoli, invece, agli uomini è consigliato effettuare un’auto-palpazione ogni tre o quattro mesi, possibilmente dopo una doccia o un bagno caldo: l’auto-palpazione per prevenire il tumore al testicolo si effettua così.

Al termine di ciò il Dott. Castellani ha proposto a tutti gli alunni presenti un questionario, effettuato sul sito del progetto, riguardante l’incontro appena avvenuto. 

 

 

 

 

 

 

Alcuni risultati degli incontri negli anni scolastici 1999-2000 e 2010-2011.

Sembra difficile, quasi impossibile, pensare che qualcosa come un tumore possa colpire noi o le persone a noi care, ma non è così: tuttavia non si può essere passivi, bisogna anzi attivarsi per informarsi su come si possono prevenire. 

Se ne deduce quindi che i tumori non possono, e non devono, essere argomenti tabù dei quali non parlare: è importante invece diffondere consapevolezza e insegnare come comportarsi a riguardo, soprattutto ai giovani.