LA NOTTE DEI PENSIERI – Racconto

Le finestre erano sbarrate, le porte chiuse ma l’aria filtrava lo stesso dalle piccole crepe del muro. Avevo i brividi ma allo stesso tempo mi sentivo a mio agio.
Era la notte dei pensieri e tutti dormivano. Aprii la tenda nella speranza che entrasse un fascio di luce nella stanza e mi accorsi che la Luna era storta quindi uscii per sistemarla. Le foglie gialle e rosse sventolavano come delle bandiere. Era buio e appena allungai la mano per arrivare alla Luna comparve davanti a me una scatola. La aprii e vidi che conteneva una nuvola. Ci montai sopra e si sollevò. Nello spazio era tutto così bello: le stelle, i pianeti e le costellazioni erano meravigliosi! Durante il viaggio vidi un meteorite diretto verso di me, non sapendo come dirigere la nuvola il meteorite mi precipitò addosso e mi scottai. Nonostante il dolore notai che un fascio di luce attraversava l’universo, sembrava una stella cadente ed era così. Non potei esprimere nessun desiderio perché in un lampo la stella cadente era sparita. Una volta arrivata sulla Luna cercai di raddrizzarla ed era veramente complicato ma dopo molti tentativi ci riuscii.
Mi divertivo così tanto che non volevo tornare a casa, anche se ero stanca.
– Su, vieni,svegliati! – sentii una voce e aprii gli occhi, era solo un sogno!
– Andiamo! – continuò mia madre:
– Non vorrai mica perderti la notte dei pensieri? –
– In realtà non ho mai capito che cos’è la notte dei pensieri… –
– Va bene, te lo spiego durante il tragitto -.
– Ma per andare dove? –
– In piazza, tesoro! – disse la mamma, e ci dirigemmo subito là.
– La notte dei pensieri è una notte in cui tutti i cittadini, compreso noi, si riuniscono in piazza e mettono dei bigliettini di carta con scritto un pensiero dentro a un razzo che poi li porta fino alla Luna – mi spiegò mentre camminavamo.
– Perché proprio fino alla Luna? – le chiesi.
– Dicono che sulla Luna ogni pensiero o desiderio si avvererà.
– Ah,ora ho capito! – esclamai.
La mamma mi porse un foglio di carta e una matita poi disse:
– Sopra ci devi scrivere il tuo pensiero o desiderio da mandare sulla Luna -.
Ci riflettei un po’ sopra ma poi la mamma mi chiese: – Che pensiero scegli? –
E io decisa, le risposi: – Di essere sempre felice e di non rivedere più la luna storta -.
Dentro di me pensai: la mamma non può capire quanta fatica abbia fatto a raddrizzarla…

Scuola Primaria Villani di Firenze