Terremoto inaspettato – Racconto

Ero a Firenze come sempre, in camera mia, mentre dormivo. Erano le 4:30 di notte, ad un tratto sentii gli armadi sbattere tra di loro ma lasciai perdere; poi mi sentii tremare ma non ero io: quella che tremava era una parete. Subito mi svegliai, mi misi il cuscino sopra la testa e mi rannicchiai dentro le coperte; non pensavo che il terremoto arrivasse.
Subito pensai: “Appena tutto sarà finito, correrò dalla mamma e dal babbo per essere tranquillizzata”.
Detto fatto: mi alzai, andai in corridoio e mia mamma stava giusto venendo da me e da mio fratello Mattia. La trovai lì, davanti a me. Con sollievo la abbracciai contenta. Non sapevo cosa potesse succedere ma di certo non avevo un bel presentimento!
I miei gatti, nel frattempo, sembravano non accorgersene. La mia mamma venne in camera mia, si sdraiò sotto le coperte insieme a me, ma prima che appoggiasse la testa sul cuscino, sentì chiamare:” MAMMA MAMMA!” La mamma si alzò dal letto, poi anche io mi alzai dicendo: “Vieni anche tu a dormire con noi! FORZA MUOVITI, ANDIAMO!” Io mi sentivo una sardina perché venivo schiacciata, la mamma era verso destra, io in mezzo e mio fratello sul lato sinistro: insomma sembravo una sardina in mezzo a due scogli!! Fortunatamente riuscii ad addormentarmi.
Volete sapere che fine aveva fatto mio babbo? Si è addormentato RUSSANDO! So che così non è il massimo ma raccontando le mie paure mi sento meglio.
Ero piena di ansia, stavo per svenire e mi sentivo come non mai. Stavo per soffocare, non mi sentivo più in me. Il terremoto è stato e sarà sempre la mia paura ma soprattutto il mio peggior nemico.

Scuola Primaria Villani di Firenze