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Una vacanza ingombrante all’hotel Miramostri – Racconto

A Luigi e a suo fratello Mario arrivarono due inviti gratis per l’hotel Miramostri. Andarono con un bus completamente vuoto e quasi completamente rovinato dal tempo.
Arrivarono all’hotel Miramostri: era stupendo, lussuoso e confortevole. Ovunque era accompagnato da mistero e stranezza. Erano gli ospiti d’onore, furono accolti dalla proprietaria che si presentò: – Piacere, io mi chiamo Crisanteri… e vi accompagnerò alle vostre stanze al piano 5 -.
La stanza di Luigi era la 151, invece suo fratello Mario aveva la 152.
Calò la notte. Sul letto di Luigi c’era un cane fantasma, un polter cucciolo, e si accorse che si erano conosciuti molto tempo fa. Dormirono, ma ben presto sentirono urlare il fratello Mario e così uscirono a vedere cosa fosse accaduto. L’ascensore stava salendo e videro la proprietaria che misteriosamente uscì dalle porte: si accorsero che era un fantasma e che l’hotel era cambiato completamente dalla mattina: era un luogo infestato da fantasmi di tutto il mondo. La proprietaria gli presentò un vecchio amico, Re Boo, signore dei fantasmi: portava sempre con sé una corona con sopra un diamante viola. Re Boo teneva in mano un quadro con Mario all’interno e ne prese un altro per intrappolare Luigi, che cominciò a correre a folle velocità. Si salvò nel condotto di ventilazione ma purtroppo cadde e si trovò nel garage insieme al polter cucciolo. Davanti a sé vide un aspirapolvere di nome poltergast-go-M che aveva usato in passato: era in grado di risucchiare i fantasmi e lo testò! Arrivò improvvisamente uno spettro e Luigi si sentì spacciato. Si era dimenticato come funzionasse, pigiò un bottone rosso e dal bocchettone uscì un lampo che paralizzò il fantasma e lo risucchiò ma Luigi si accorse di doverlo sbatacchiare per quattro volte… poi trovò una cassaforte e l’aprì: ci trovò una lampada, La luce arcobaleno. Andarono all’ascensore ma mancavano i bottoni dei piani, c’era solo quello delle camere illusorie e delle camere caldaie. Luigi vide il quadro di suo fratello Mario e un fantasma di nome Morticiak con tutti i pulsanti dell’ascensore in mano: ci vollero quarantasette minuti per assorbirlo! Il quadro scomparve e dovette andare al piano quindici per sconfiggere Re Boo. Ma ci riuscì e liberò il fratello con la luce arcobaleno, la mitica lampada. Non tornarono mai più in quel posto, dopo aver sconfitto re Boo.

Scuola Primaria Villani di Firenze