Solo a me questa iniziativa sembra la versione in vita reale della “Mappa del Malandrino”di Harry Potter? Un’app per tracciare e vedere gli spostamenti… A parer mio è una cosa molto utile ma anche molto difficile. Non capisco come gli sviluppatori riescano a rintracciare le persone. Mettono un chip? Visualizzano la posizione dei telefoni?
Ho ancora un po’ di dubbi sul funzionamento del sistema, ma credo che un paese come la Corea del Sud, molto sviluppato tecnologicamente, possa farcela. In Italia questa iniziativa è appena cominciata, invece, e credo che ci vorrà molto tempo, come anche in Israele. Penso però che questa app ci possa rendere più facile il contenimento del Coronavirus e, quando la vedremo in azione non avremo più tanta paura come adesso. Ho fiducia e non vorrei essere deluso; le aspettative sono tante, forse troppe e dobbiamo stare attenti a non mettere agli sviluppatori troppa pressione per non “bruciarli” il lavoro che stanno svolgendo da tempo.
Ora ci manca solo il mantello dell’invisibilità e siamo a posto!
[Articolo scritto durante il lockdown]
Ariel / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze
2 Agosto 2020