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“La maternità surrogata è la forma di schiavitù del terzo millennio”: ecco la nuova proposta di legge riguardante l’utero in affitto

Recentemente il partito Fratelli d’Italia ha comunicato, attraverso i profili social della propria portavoce Giorgia Meloni, il via alla discussione del disegno di legge che potrebbe rendere l’utero in affitto reato universale. Il partito demonizza la pratica della gestazione per altri, in quanto umilierebbe il corpo delle donne e trasformerebbe i bambini in una merce. In Italia questa pratica medica è illegale, ma gli italiani possono ancora usufruirne presso stati esteri; tuttavia la proposta prevede l’abolizione di tale opportunità sia dentro che fuori lo stato italiano. I sostenitori non hanno esitato a supportare questa idea attraverso i commenti sotto i relativi post, tra questi molti hanno condannato la pratica definendola abominevole, obbrobriosa e misogina. Gli stessi sostengono che la maternità surrogata debba essere sostituita dall’adozione. D’altro canto la procedura per adottare un minore in Italia è tutt’altro che semplice, infatti ci sono diversi requisiti che bisogna soddisfare: essere una coppia eterosessuale e sposata da minimo tre anni, avere minimo diciotto anni di differenza tra genitori e figlio e massimo di quarantacinque per un genitore e cinquantacinque per l’altro. In base a questi criteri coppie omosessuali e genitori single non possono adottare un bambino e sono dunque obbligati a ricorrere all’utero in affitto. Tra le varie risposte alcune persone si sono schierate a sfavore, evidenziando i casi delle donne sterili o impossibilitate alla gravidanza da interventi chirurgici, le quali hanno diritto di scegliere se adottare o volere un proprio figlio.

Giorgia Atti, Greta Chiapelli, Michela Rossi