Riflessioni sulla pandemia

Questa pandemia ha sicuramente stravolto le nostre vite sia nel presente che per il futuro, ha coinvolto aspetti di tipo economici, sanitari, politici e sociali cambiando tutto nel giro di pochi mesi.

Personalmente questa esperienza mi ha colpito molto, ho capito l’importanza dell’amicizia e quanto possa essere confortante il contatto fisico nel momento del bisogno, con la quarantena ho scoperto la bellezza di stare in famiglia, di avere il tempo per condividere con i miei genitori le mie passioni e fargli conoscere quella che è la mia persona.

É stata una situazione difficile, non poter uscire mi dava una sensazione di soffocamento, mi sentivo oppressa dalle quattro mura che mi circondavano, c’erano giorni che mi sembrava di impazzire, come se mi mancasse l’aria, ma la verità è che era la situazione ad appesantire ogni cosa e non il lockdown.

Il rientro a scuola è stato strano, non poter vedere tutti miei compagni, non potersi avvicinare neanche per un saluto, non poter avere un compagno di banco con cui condividere tutto e non poter neanche uscire dalla classe per un caffè o per parlare semplicemente con i bidelli rende l’atmosfera più tesa e sofferente.

Se per un attimo provassimo a pensare seriamente ci accorgeremmo di quanto troppo spesso la scuola diventi un peso e qualcosa più grande di noi e alla fine non ci rimane che trovare il sostegno in qualcuno o in qualcosa, ma con questa situazione mi sento scoraggiata come se il covid-19 avesse vinto su di me.

Spero che queste circostanze finiscano presto e che ognuno di noi possa tornare a vivere quella che era la propria vita, senza la costante paura che oramai ci accompagna da sette mesi.

Mi domando spesso se mai torneremo alla normalità, con l’aggravamento della crisi economica la povertà e la disoccupazione sono all’ordine del giorno;

Vorrei davvero sapere se mai potremo tornare a vivere con tranquillità senza essere ipocondriaci ed aver paura anche di un normalissimo raffreddore.

Quando tutto questo sarà ufficialmente finito sappiamo che non sarà davvero la normalità, ma saremo in grado di rialzarci come abbiamo sempre fatto per continuare a vivere con la consapevolezza di aver vinto contro il virus che ha spento milioni di vite.

Arianna Canofari IV D