Nonni: com’era la loro adolescenza

Nei giorni scorsi navigando in rete e pensando un po’ alla situazione attuale della mia adolescenza mi sono chiesta come fosse stata l’adolescenza dei miei nonni, senza internet, senza telefoni e senza tutte le cose che abbiamo noi al giorno d’oggi. Così li ho chiamati e sono andata a casa loro per fargli delle domande. Ho fatto le stesse domande a tutti e due perché si sono conosciuti all’età di 14 anni e da allora sono ancora insieme.

Cosa facevate durante la giornata?

Nonna: a 18 anni durante la giornata prendevo l’autobus da casa e andavo in Piazza dei Martiri perché ero stata assunta in un grande magazzino, uno dei primi della città, nato nel 1967 di nome Omnia. Ho fatto la commessa a 8 ore al giorno il mio reparto era bigiotteria e profumeria. Mio padre mi comprò il motorino, e andavo a lavorare non più con l’autobus ma con il motorino.

Nonno: ho iniziato a lavorare in un negozio di alimentari e facevo il commesso. All’età di 19 anni sono partito per il militare

Andavate a scuola?

Nonna: ho fatto la terza media

Nonno: ho fatto la terza media anche io perché a 15 anni siamo stati tutti e due assunti e abbiamo iniziato a lavorare

Vedevate gli amici?

Nonna: noi ci frequentavamo molto con gli amici e da allora siamo rimasti in ottimi rapporti. Facevamo delle piccole feste in casa, ci si organizzava per andare al cinema, a volte anche a ballare. Le vacanze visto che allora non c’era tanta disponibilità di denaro si andava in campeggio con la tenda e tutti insieme

Nonno: ci frequentiamo tutt’ora che sono passati 50 anni!

Come era il rapporto con i vostri genitori? E con i fratelli?

Nonna: il rapporto con i genitori era molto più rigido di oggi, perché a mezzanotte si doveva per forza essere a casa, se si tardava erano sgridate toste. Ci si raccontava meno e ci si confidava di più con le amiche. Il rapporto con mio fratello è stato particolare e lo è tutt’ora. Per lui sono una sorella arrivata tardi, perché sono più piccola di 11 anni, e questo ha provocato un po’ di gelosie però mai guai con lui. Purtroppo quando avevo 15 anni lui si è trasferito nella valle dell’Ossola e per me è stato un grosso dispiacere. Ho un bellissimo rapporto ma purtroppo in lontananza.

Nonno: io con i genitori andavo anche abbastanza d’accordo, a parte che avevo mio fratello gemello in casa e poi c’era mia nonna insomma alla fine non vedevo l’ora di uscire di casa, però si stava bene. Io con mio fratello andavo anche quasi d’accordo però ha avuto un’altra vita, suonava in un complesso, si è accompagnato subito con una ragazza

Quando non lavoravate cosa facevate?

Nonna: quando non lavoravamo prendevamo la macchina e andavamo a fare dei giri sulle colline bolognesi in mezzo alla natura

Nonno: oppure andavamo al mare, a fare passeggiate. E quando potevamo uscivamo anche dalla nostra regione

Avevate la macchina?

Nonna: abbiamo sempre avuto la macchina, facendo i nostri sacrifici

Nonno: la mitica 500!

Cosa pensate dei giovani di oggi?

Nonna: noi abbiamo avuto poco, però quel poco che avevamo lo tenevamo molto caro. I giovani di oggi hanno molto molto di più e a volte non sanno apprezzare quello che hanno. Mi piacciono molto, mi dispiace se a volte incontro un po’ di arroganza e maleducazione, vorrei un comportamento un pochino più rispettoso verso la natura

Nonno: mah i giovani, sono cambiati i tempi. Le famiglie sono diverse e spesso i ragazzi sono per strada senza un punto di riferimento. Mi dispiace molto che usino troppo la tecnologia, perché per me il dialogo è molto importante.

Carlotta Franchini