L’importanza di saper piangere

Quante volte ci stato detto che piangere era una cosa da deboli o da “femminucce”? Quante volte ci è stato detto di tenere tutto dentro e di non sfogarci? Quante volte ci è stato insegnato che piangere è sbagliato? Troppe volte, troppe, troppe le volte in cui si veniva derisi perché si piangeva, troppe le volte in cui i ragazzi si sono dovuti sentir dire che dovevano essere forti e non piangere perché mostrare sentimenti e fragilità era un lavoro da donne e si sa, le donne hanno il compito di essere fragili e sottomesse, gli uomini hanno il compito di essere forti e virili. Crescendo abbiamo capito che tutto ciò è sbagliato ma è difficile abbandonare le cattive abitudini e quindi tendiamo comunque a pensare che piangere sia sbagliato ed un qualcosa da evitare, ce ne vergogniamo, sopprimiamo le nostre emozioni e ci chiudiamo in noi stessi. E se provassimo ad essere più onesti con noi stessi in modo tale da poterlo essere con gli altri? Il pianto è una forma di auto espressione, può rappresentare gioia, dolore, frustrazione, paura, rappresenta noi e quello che proviamo, perché vergognarsene? Perché piangere è vista come una cosa brutta? Ogni volta che piangiamo non ci sentiamo forse più leggeri? Perché dare una connotazione negativa ad un qualcosa che ci fa stare così in pace?

Mariangela Abramo 2Q classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli