Hygge è una parola danese che si pronuncia /’hyg gə/, ma non importa il modo in cui la si dice, piuttosto quello in cui la si vive. È un termine pressoché impossibile da tradurre letteralmente, ma rappresenta, per intenderci, un’atmosfera di calore, benessere e accoglienza in cui ci si sente in pace e capaci di godersi i semplici piaceri della vita.
Al di là degli interessanti fenomeni linguistici, vediamo come i danesi rendono le loro abitazioni hyggelige in occasione dell’inverno e del Natale.
In primo luogo c’è la luce: l’illuminazione è di solito calda e basata su lampade e fuoco, delle candele o del camino. Infatti, in Danimarca gran parte della popolazione accende più di cinque candele ogni giorno e le dispone in tutte le stanze.
Una casa hyggeligt è arredata con cura in ogni suo elemento: il design scandinavo è semplice e funzionale, caratterizzato da colori tenui, dettagli in legno e molto verde. È anche sempre presente uno hyggekrog (angolo hygge), una zona confortevole in cui ci si può gustare una tazza di tè caldo tra dei morbidi cuscini e sotto una soffice coperta.
Anche il cibo ha un ruolo fondamentale: è soprattutto grazie a esso che si crea la tipica convivialità. Tra le bevande più hyggelige ci sono il tè, la cioccolata, il caffè e il gløgg (vin brulé), mentre le ricette più diffuse sono lo skipperlabskovs (il piatto dei marinai), lo snobrød (un pane dolce) e il rødgrød med fløde (un dessert a base di frutti rossi).
Inoltre, è fondamentale circondarsi di persone care, come famigliari o amici, e creare un ambiente rilassato in cui ognuno si senta a proprio agio e libero di esprimersi.
Lo hygge è quindi non solo un’atmosfera, ma anche una vera e propria filosofia di vita, un’arma contro il freddo e lo stress, il segreto della felicità.
Giovanni Lia 3AL
