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Il calcio, tutto quello che c’è da sapere per la salute del corpo umano

L’elemento chimico calcio (Ca), numero atomico 20, è il quinto elemento della tavola periodica ed il terzo metallo maggiormente abbondante nella crosta terrestre.

Il metallo è trimorfico, più duro del sodio, ma più morbido dell’alluminio. Insieme a berillio ed alluminio e, diversamente dai metalli alcalini, non causa la bruciatura della pelle. È meno reattivo chimicamente rispetto ai metalli alcalini e agli altri metalli alcalino-terrosi. Il nome deriva dal latino calx, (“calce”), perché ottenuto dal riscaldamento del calcare. I suoi composti sono noti fin dall’antichità, anche se la loro chimica è sconosciuta fino al XVII secolo. Viene isolato per la prima volta da Humphrey Davy nel 1808, tramite elettrolisi del suo ossido.
Il calcio è il metallo più abbondante nel corpo umano: è il principale costituente delle ossa, dei denti e svolge numerose importanti funzioni metaboliche. È maggiormente presente all’interno della matrice ossea, dove assieme al fosforo dà origine all’idrossiapatite, e mediato da fattori ormonali come la vitamina D, è indispensabile per la costruzione dell’osso conferendo così la funzione di sostegno all’apparato scheletrico. Il calcio intracellulare interviene in numerosi processi molecolari: nelle vie di trasduzione del segnale, dove agisce come secondo messaggero, permettendo il passaggio di molecole attraverso la membrana plasmatica; nel rilascio di neurotrasmettitori dai neuroni, per la formazione delle vescicole comunicanti; nella contrazione di tutte le cellule muscolari, permettendo il legame tra le proteine motrici actina e miosina; nella coagulazione del sangue e nel supporto alla sintesi e alla funzione delle cellule del sangue (emopoiesi); come cofattori in molti enzimi; nella
composizione della forma attiva della vitamina D; nella fecondazione. Il calcio presente a livello extracellulare è importante per mantenere il potenziale di membrana; per la sintesi proteica e per la formazione di matrice ossea. Il suo metabolismo è regolato dalla vitamina D e da due ormoni secreti dalla tiroide: paratormone e calcitonina.Essendo coinvolto in numerosi processi metabolici, fondamentali per la vitalità dell’intero organismo umano, una mancanza di calcio rallenta la formazione e la crescita delle ossa e dei denti, provocando il loro indebolimento: viceversa nelle persone con malattie renali, un eccesso di calcio nella dieta porta alla formazione di calcoli renali. L’evidenza suggerisce che abbiamo bisogno di un’assunzione quotidiana di 1.000 mg di calcio per conservare la massa ossea in circostanze normali. Ciò è valido sia per l’uomo che per la donna in pre- menopausa. Una mancanza di calcio è una delle cause principali di osteoporosi.
L’osteoporosis è una malattia in cui le ossa diventano estremamente porose, sono soggette a fratture e cicatrizzazione lenta. Ne sono particolarmente soggette le donne a seguito di menopausa, poiché il loro organismo smette di produrre l’ormone noto come: estrogeno, la cui funzione è di conservare la massa ossea.

Davide Manfrè, III DSA