Curiosità dal mondo. Storia della sputacchiera

Curiosità dal mondo
Oggetto quanto mai bizzarro ma che ha una sua storia.
Oggi 20 gennaio 2021 si terrà presso il Museo di Prato una mostra molto particolare. Proveniente da molte parti del mondo l’oggetto messo in mostra è la sputacchiera. Verranno mostrate quest’ultime per forma e materiale.
Ma andiamo per ordine cercando di fare capire ai nostri lettori di cosa si tratta.
La sputacchiera si diffuse in Europa e negli Stati Uniti intorno al 1840. In breve tempo divenne un oggetto di largo uso soprattutto nei luoghi pubblici e nei luoghi di aggregazione. Erano dappertutto nei caffè, negli alberghi, nelle banche, negozi e carrozze ferroviarie.
Erano dei recipienti di forma tondeggiante di ottone o alluminio o quelle più eleganti di ceramica. Ma chi faceva uso di questo strano oggetto?
Veniva usato dai masticatori di tabacco per sputare i residui di tabacco e saliva. Se alcune sputacchiere erano provviste di coperchio la maggior parte era invece aperta come un portacenere e solo in determinati casi presentava dei fori di scolo richiudibili sul fondo per
agevolare lo svuotamento. Per cercare di evitare la diffusione di malattie le sputacchiere pubbliche furono ben presto riempite di disinfettanti.
Quando arrivò l’influenza spagnola nel 1918-19 l’uso delle sputacchiere cominciò a regredire per motivi di igiene ma anche perché l’uso della sigaretta stava prendendo piede.
Oggi non è del tutto scomparsa, l’attuale uso che se ne fa è limitato alla degustazione di bevande alcoliche ma soprattutto di vini.
La creazione di quest’oggetto fu considerato ai tempi un progresso in termini di civiltà e igiene per combattere la brutta abitudine di sputare saliva o tabacco su strade e marciapiedi.
Ma ci si chiede sarà stata poi una buona idea eliminare l’uso della sputacchiera soprattutto in città quando cammini per strada?
A voi lettori il giudizio!

L’immagine raffigura una sputacchiera che portò mio nonno 8 anni fa a casa mia per utilizzarla come ornamento. In realtà noi la utilizziamo come porta-oggetti.

Andrea Vittorio Raiti IV F