La chirurgia estetica: pregiudizi?

La chirurgia estetica è sempre stato almeno per una volta il sogno di ogni ragazza, soprattutto nel periodo dell’adolescenza quando, tramite i social, comparivano le foto di modelle al mare con un fisico che rispecchia al massimo gli standard di ogni ragazza. Rifarsi il naso, la bocca, il seno o il fondoschiena però non significa diventare bellissime agli occhi di chi guarda, probabilmente si è già belle con quelle piccole imperfezioni del proprio corpo e chi non se ne rende conto non sa cosa si perde; ma tralasciando il fatto che ognuno è libero di utilizzare il proprio corpo come meglio desidera, la chirurgia non è solo la possibilità di avere un naso perfetto, ma questo tipo di intervento serve anche a superare momenti pessimi di salute; il problema sta, però, sempre negli occhi di chi guarda con molta attenzione negli affari degli altri, senza però far attenzione alle parole o addirittura senza ascoltare.

Questo gran gruppo che si viene a formare nei social, fa sì che ogni ragazza che si sottopone alla chirurgia, possa diventare o molto famosa, oppure vittima di insulti e critiche. Inoltre il problema di queste persone è che cercano in ogni modo possibile di abbassare l’autostima di ogni ragazza. Non importa in realtà se ci si sottopone alla chirurgia, si dipenderà sempre e comunque dalle opinioni, dalle parole, dalle critiche, dalla cattiveria degli altri, senza mai pensare che forse si è già belle così.

La chirurgia, quindi, serve anche come un aiuto psicologico, poiché molte ragazze con bassa autostima di se stesse, forse per il loro carattere o per la gente che le circonda, decidono di sottoporsi all’intervento, anche se alla fine non cambierà proprio niente, poiché si vive una società realizzata da stereotipi di bellezza, da pregiudizi e da coloro che non sanno comprendere o ascoltare gli altri.

Agnese Salice, III B