Nel pomeriggio del 28 gennaio 2021 abbiamo avuto il piacere di incontrare Gisella De Rosa, astronoma vastese e ricercatrice presso lo Space Telescope Science Institute a Baltimora (USA).
Il tema di quest’anno, ormai noto al nostro pubblico, è il caos. Gisella oggi è riuscita a proiettarci nella sua emozionante realtà e nella sua vita caotica, come scienziata ma soprattutto come donna, moglie e madre.
I suoi studi
Attualmente manager del Roman Space Telescope Instruments Branch, la sua ricerca consiste principalmente nello studiare i cosiddetti “supermassive black holes”, nonché i buchi neri situati al “centro” dell’ universo. Il suo istituto, più in generale, si prende cura di alcune delle più grandi missioni spaziali della NASA. Una di queste consiste nel lancio del Nancy Grace Roman Space Telescope, primo telescopio nominato in onore di un’astronoma. Questa missione, in fase di sviluppo, vedrà il lancio della sonda nel 2025, la quale orbiterà tra la Terra e il Sole, per catturare immagini sempre più dettagliate e raccogliere dati ancor più precisi. Lo scopo è quello di comprendere meglio il nostro universo, a partire dall’identificazione della materia e dell’energia oscura, cercando di dare una risposta ai numerosi interrogativi che si pone l’astronomia su quest’ultima e a cui l’astrofisica ancora non riesce a dare una spiegazione.
Il vitale caos della vita
Nonostante tutti i problemi e tutte le questioni che le si presentano dinanzi ogni giorno, Gisella tiene molto a farci sapere che, oltre ad essere una ricercatrice che sacrifica molto tempo per il suo lavoro, è anche una moglie e una madre di tre figli. Riesce a conciliare la passione, che ha inseguito con tanta tenacia, con la famiglia, ed è proprio la loro unione che genera, secondo la scienziata, “l’affascinante caos” della vita.
È riuscita, attraverso le sue spiegazioni e la sua avvincente storia, a farci comprendere che, qualunque sia il nostro sogno, qualunque sia la strada da percorrere, dobbiamo dare, in ogni situazione,il meglio di noi per raggiungere i nostri obiettivi.
di Gabriele Di Giacomo
