La parola nei secoli

Dall’antichità…Che le parole abbiano un peso, nel bene e nel male, è risaputo dall’alba dei tempi. Basti pensare come le parole abbiano influenzato intere epoche. Un esempio per tutti Cicerone, grande oratore dell’antica Roma che riusciva a coinvolgere chiunque con le sue orazioni, per non parlare di tutte quelle parole, scritte e dette, da filosofi di ogni secolo e decennio che hanno influenzato il modo di pensare di intere generazioni, quando il libro era il più diffuso ed efficace dei mezzi di comunicazione.

…ad oggi…Oggi il valore delle parole, soprattutto sui social, è troppo sottovalutato. Molti giovani ormai sottovalutano il potere delle parole e della comunicazione, il più delle volte giustificandosi con un semplice “Stavo scherzando, non te la prendere” quando ci si rende conto che effettivamente certe espressioni sono proprio fuori luogo. Ma qual è la migliore soluzione se non partire proprio da noi ragazzi? Fare capire che ogni singola parola ha un peso e che diffondere odio non è mai la soluzione in modo tale che le parole non alzino muri ma creino, per l’appunto, ponti.

Ma chi sono i poeti e i filosofi del nostro tempo?   

Qual è migliore rappresentazione di un filosofo e poeta nei giorni nostri se non i cantautori? Riescono a leggerci dentro quasi ci conoscessero da sempre, che riescono a creare ponti non solo tra tantissime persone ma ci fanno affacciare su argomenti probabilmente troppe volte messi di lato. Chi meglio di loro riesce a farci riflettere su noi stessi e le nostre emozioni? E quale migliore mezzo hanno loro per cui hanno un grande seguito se non i propri testi per affermare quanto le parole siano importanti e non da sottovalutare?

Federica Grosso classe 4 B