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LA STORIA DI GEORGE FLOYD, UCCISO DALLA POLIZIA PER UN PACCHETTO DI SIGARETTE

George Floyd venne ucciso brutalmente dall’agente di polizia Derek Chauvin il 25 maggio 2020 l’afroamericano. Questo avvenimento è stato fonte di varie manifestazioni avvenute negli Stati Uniti d’America contro il razzismo e la violenza da parte degli agenti. 

George Floyd prima di morire continuava a ripetere la frase “I can’t breathe” all’agente Chauvin, il quale non si preoccupò minimamente e continuò a premergli il ginocchio sul collo, non permettendogli di respirare, gli rispose infatti dicendogli di stare zitto, altrimenti parlando avrebbe sprecato solo fiato. Tre colleghi di Chauvin durante l’accaduto sono rimasti a guardare senza intervenire, fortunatamente vi erano telecamere, che in quel giorno ripresero il tutto. 

Partendo dal principio, bisogna raccontare che Floyd la sera del 25 maggio 2020 si trovava a Minneapolis in Minnesota, dopo aver acquistato un pacchetto di sigarette tornò in macchina, in cui vi erano anche altre due persone per ripartire; ma l’impiegato del negozio di sigarette ritenne che la banconota data da Floyd fosse contraffatta per questo lo raggiunse, chiedendo di restituirgli il pacchetto, egli però non lo fece. 

L’impiegato chiamò la polizia, che giunse poco dopo le otto di sera. Due agenti una volta arrivati si diressero verso l’auto di Floyd puntandogli una pistola, dopo una discussione violenta, uno dei due agenti lo tirò fuori dal SUV e lo arrestò. Floyd cadde inizialmente a terra, poi quando venne rialzato, li informò di essere claustrofobico e di avere problemi respiratori. Dopo i due poliziotti che si trovavano sul posto chiesero soccorso, per questo motivo arrivarono altre due volanti della polizia. Lì era presente Chauvin, fu egli l’agente che trascinando Floyd fuori dalla macchina e facendolo cadere a terra, lo uccise. Floyd era steso a terra con ancora le manette, Chauvin gli mise il ginocchio sul collo, e per questo motivo, nonostante avesse cercato di chiedere aiuto, dopo pochi minuti morì.

Dopo questa vicenda vi furono moltissime proteste soprattutto da parte della popolazione afroamericana, inizialmente pacifiche, che in seguito si trasformarono in azioni violente. Il 27 maggio 2020 il movimento Black Lives Matters organizzò una manifestazione per commemorare la morte di Floyd. 

Si sentono molto spesso notizie del genere, un altro esempio di violenza da parte di agenti di polizia verso un uomo è ciò che è accaduto in Italia a Stefano Cucchi, morto a causa di percosse da parte di poliziotti. 

Fortunatamente si sta diffondendo una sempre maggiore consapevolezza e informazione da parte di tutti, perciò questi frequenti casi non risultano inosservati.

 

Articolo di Benedetta Borriello, classe 2^I 

 

 

 

Fonte immagine https://www.india.com/viral/daddy-changed-the-world-george-floyds-daughter-gianna-gigi-floyd-proudly-tells-former-nba-star-stephen-jackson-watch-4047634/