Primo hotel nello spazio: un mondo nuovo si avvicina


Da decenni ormai siamo abituati a vedere costruzioni futuristiche e quasi addirittura utopiche nei film e documentari di fantascienza. Ad oggi, la NASA è fiera di annunciare che il primo hotel nello spazio sta per arrivare e stravolgerà completamente la nostra sarà visione di alloggio.
Il progetto è stato sviluppato dalla Orbital assembly corporation la quale vede questa “crociera” come un modo di evadere dalla terra ed auto isolarsi durante la pandemia. Prevede un arredamento molto lussuoso e compreso di tutti i comfort richiesti, tra cui ristoranti, cinema ed addirittura una spa per ciascuna delle stanze presenti, le quali potranno ospitare 400 persone. La struttura avrà una forma circolare affinché ruoti generando una forza gravitazionale simile a quella della Luna. La realizzazione del progetto dovrebbe iniziare nel 2025 ma non sono ancora stati resi pubblici i costi sull’assemblaggio e su un’ ipotetica rata giornaliera per una stanza. Per di più, la straordinaria innovazione proposta dall’OAC è la messa in vendita di alcuni degli alloggi dell’hotel, che chiunque potrà acquistare e permettersi di svilupparli a proprio piacimento e godersi la meravigliosa panoramica sulla Terra.
Naturalmente, dietro le scene di queso fantastico progetto c’è un equipe di ingegneri, architetti e piloti specializzati in costruzioni di questo tipo che partiranno da una programmazione sperimentale in scala ridotta per poi costruire concretamente l’hotel. È immensamente meritevole
lo sviluppo di un moto analogo a quello di un pianeta per poter generare una “falsa gravità” che permetta alla costruzione di essere autosufficiente.
Molti critici considerano questa svolta come la “pocissima a rivoluzione industriale”, poiché questo evento sarà cruciale per lo sviluppo del mondo scientifico. Infatti, le agenzie potrebbero utilizzare questo stazione spaziale per ospitare gli equipaggi interessati nella ricerca ed addestrare i neo- astronauti. Questo modello di villaggio spaziale è stato ispirato e ripreso da un architetto coinvolto nel programma Apollo della nasa, Wernher von Braun, il quale negli anni Cinquanta propose un’idea molto simile a questa.
Questo evento è davvero un grandissimo passo in avanti per l’uomo che si sta piano piano si avvicina quel mondo quasi fantastico e futuristico che abbiamo sempre immaginato e che a breve diventerà la normalità. Inoltre, si sta già parlando di allargare questo insediamento e trasformalo in un villaggio civilizzato ed autonomo in un futuro prossimo. A questo punto la domanda giunge ovvia: sarà questo a salvare l’umanità dal disastro ambientale o peggiorerà ulteriormente i conflitti sociali ed economico fino a portarci all’auto-distruzione?
Alice Giannantonio 2Q classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli