Covid in India

L’India in questi ultimi giorni sta registrando pochissimi casi di coronavirus rispetto alla media internazionale, in quanto nella giornata odierna ha registrato solamente 8.000 casi rispetto ai 90.000 di settembre. L’impressione è che la pandemia stia iniziando a rallentare e per tale ragione molti infettivologi hanno ipotizzato la cosiddetta “immunità di gregge”. Ma sarà veramente così? E nel caso in cui si verificasse ciò, quali sono le cause?

Come ben sappiamo l’India è il secondo paese al mondo per popolazione e secondo paese anche per casi di Sars-covid19. Durante l’estate, infatti, è stata fortemente colpita dalla pandemia soprattutto a causa delle condizioni precarie e di povertà in cui il paese si ritrova. Nonostante ciò, rispetto ai paesi occidentali, da settembre sta avendo un calo dei contagi evitando così una seconda ondata. Secondo le stime ufficiali in totale sono state contagiate 11 milioni di persone (con il picco ad agosto e settembre dove arrivarono ad avere ben 90.000 casi al giorno). Tuttavia secondo uno studio del Council of Medical Research indiano ( grazie soprattutto ai test sierologici) il 25% degli abitanti si sarebbe finora infettato, ovverosia 335 milioni: : ciò significa che in alcune zone si sarebbe raggiunta l’immunità di gregge, cioè la quota di persone contagiate oltre la quale il virus va a spegnersi o indebolirsi, sbattendo contro un “muro” di individui immuni . Ciò ovviamente ci fa capire che i dati della pandemia in India non rappresentano realmente le proporzioni del contagio e dei suoi effetti visto anche che molti decessi avvengono in casa

Quindi quali sono le principali cause di questo avvenimento molto particolare? Proviamo a riassumerli in varie ipotesi:

Pochi hanno segnalato sintomi o particolari disturbi. I ricercatori stimano che tra il 30 e il 40 per cento abbia avuto sintomi molto lievi da COVID-19 o che non ne abbia avuti affatto. Molti individui sono quindi diventati infetti senza rendersene conto, sfuggendo alle statistiche ufficiali.
Nelle affollatissime città il coronavirus è circolato tantissimo, infettando un gran numero di persone. Inoltre essendo un paese molto povero, si hanno delle condizioni igienico-sanitarie pessime e ciò facilità la diffusione del contagio.
L’età media della popolazione, molto bassa rispetto a quella europea. Quindi una popolazione relativamente giovane.
Una precedente esposizione ad altri virus e batteri, quindi la popolazione ha una difesa immunitaria molto più potente rispetto alla media internazionale ( basti pensare tutti i rituali che si fanno sul fiume Gange).

Tutte le ipotesi quindi escludono la campagna vaccinale, che il paese ha iniziato da poco e che spera di arrivare a 300 milioni di vaccinati entro agosto. In fin dei conti gli esperti invitano ad attendere almeno un mese prima di arrivare a conclusioni affrettate su effetti eventuali dell’immunità tra la popolazione.

Raphael Lombardo