I mercati crescono ma decidono i ricchi come

di Tommaso Moccia

L’economia è accessibile a tutti, ma decisa da poche persone, in grado di stravolgere regole stabilite da 200 anni, alla prima apertura di Wall Street.

Negli ultimi anni milioni di italiani si sono avvicinati ai mercati , contattando broker ed analisti finanziari, cercando di fare fortuna per sé e per i propri figli.

Particolare interesse è stato mostrato per il mercato azionario, a seguito di un lento e drastico calo dei rendimenti obbligazionari, a malapena in grado oramai di contrastare l’inflazione, e a una difficoltà maggiore nell’acquisto di essi.

Questa affluenza purtroppo è stata notata anche dai grandi investitori, come banche, hedge fund owner e guru della finanza, come Ray Dalio, Warren Buffet, e recentemente anche Elon Musk che hanno approfittato di questa situazione per poter speculare divertendosi a manipolare le azioni in loro possesso.

A Gennaio abbiamo assistito al famoso ‘rally’ di Gamestop, azienda definita da anni zombie company, con utili in negativo dal 2015, prossima a diventare una penny stock o addirittura a fallire, cresciuta del 500% in pochi mesi, passando da 4 ad un picco di 327 punti.

Questa crescita è risultato di meme, recensioni positive ed elogiazioni su robinhood, sezione di reddit, e del tweet di Musk del 26 Gennaio, ‘gamestonk!’.

Altro caso è il precursore di questi avvenimenti, il Buffet Effect, che faceva decollare ogni azione entrata nella Berkshire Hathaway, sua holding.

Nel 2021 è incrementato anche l’interesse per le criptovalute, in particolare per Bitcoin, e i principali altcoin, come Ethereum e Dogecoin.

Ne è un esempio l’investimento di Musk di 1,5 miliardi in Bitcoin e il tweet ‘one word:doge’ , che hanno fatto raddoppiare il valore di entrambi.

Ovviamente anche queste sono finite nel mirino di grandi investitori, che ne determinano ogni movimento nel grafico, che diventa così imprevedibile ed interpretabile.

Le scelte dei piccoli investitori sono due: abbandonare il settore andando in rosso, o studiare un nuovo mondo, non più scritto sui libri di Smith e Graham, cercando di prevedere in tempo le notizie e mosse dei più grandi investitori, e di conseguenza la crescita del proprio portafoglio.