L’amore per le auto della Cuba comunista

La storia del mondo automobilistico cubano si interrompe a partire dal 1959 quando Fidel Castro, giunto al potere con la forza, proibì mediante una legge l’importazione di veicoli nell’isola. È infatti la grande pressione americana esercitata su di lui a spingerlo a bloccare l’economia e la commercializzazione cubana. L’applicazione di tale legge, fortunatamente o no, finì per dare vita ad una peculiare collezione automobilistica di cui, ironia della sorte, gran parte di stampo americano. Ciò ha portato Cuba ad avere un’invidiabile raccolta di auto d’epoca in tutto il paese. Difatti una delle maggiori attrazioni turistiche dell’isola sono i cosiddetti almendrones, soprannome usato per riferirsi a vecchi taxi che, in un paese dove non vi sono metropolitane o treni interurbani, divengono mezzi di trasporto essenziali ed abituali per il cubano, nonché una garanzia. Il blocco economico dell’isola fece insorgere anche problematiche vincolate ai ricambi per auto: considerando che si tratta soprattutto di auto d’epoca, diviene ulteriormente arduo, quasi impossibile, trovare un pezzo di ricambio.
Nonostante le numerose difficoltà che i cubani devono affrontare per mantenere le loro auto in buone condizioni, non perdono mai opportunità di mostrarle con orgoglio. Se ci allontaniamo dal centro turistico dirigendoci verso le zone meno popolate, possiamo trovare auto d’epoca in ammirevole stato di conservazione, invidiabili da molti appassionati d’auto. Inoltre, un elemento importante che ne colpisce i proprietari sull’isola è che la valutazione economica di tali veicoli sia maggiore rispetto ad altri paesi a causa delle storie che le auto hanno attraversato per almeno 40 anni e che, indubbiamente, le rendono uniche: parte della storia di Cuba degli ultimi 50 anni si riflette nelle sue automobili.
Cuba può dunque essere considerata un museo di classici veicoli. A tutto ciò è importante annettere che dall’inizio del 2014 l’ex governo di Raúl Castro abbia consentito l’acquisto e la vendita di veicoli, tuttavia nei primi 6 mesi è stato registrato l’acquisto solamente di 60 veicoli, un chiaro segnale che i cittadini cubani non hanno il potere d’acquisto necessario per comprare un nuovo veicolo. Sarà interessante vedere, in futuro, l’evoluzione della questione.

Giorgia Petrone 5E