Io sono Hinrik Leonard Ingólfsson e quando avevo 8 anni la mia famiglia decise di trasferirsi dalla piccola Islanda alla città eterna. Non fu un semplice viaggio in aereo: cominciò con 2 giorni su una barca per arrivare in Danimarca e da lì 5 giorni in macchina per arrivare a Roma.
Molti mi chiedono “perché trasferirsi da un posto magico come l’Islanda?”
I miei genitori, Hildur Hinriksdottir e Ingo Arnason, hanno svolto gli studi universitari qui a Roma, mia madre all’Istituto Europeo di Design e mio padre all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico e incredibilmente due islandesi si sono incontrati a Roma. Nel 2002 sono tornati in Islanda per quella che doveva essere una vacanza, ma mia madre rimase incinta di me quindi decisero di restare, ma sempre con il sogno di ritornare a Roma e nel 2011 quel sogno si realizzò.
Per me fu uno vero e proprio shock culturale: un ragazzino che era abituato a una piccolissima cittadina islandese, dove fuori dalla finestra della sua classe non trovava altro che prati e muschio, si ritrova nella metropoli italiana, e fuori dalla finestra della sua nuova classe ha il Pantheon, un tempio costruito dagli antichi romani intorno al 124 a.C.
I miei genitori decisero di iscrivermi subito in una scuola pubblica italiana, il Visconti, e non dimenticherò mai il mio primo giorno, sapevo veramente poco di inglese e i miei insegnanti ancora di meno, quindi all’inizio fu tutto molto complicato, anche il comunicare le piccole cose come il dover andare in bagno; ma non ci misi tanto a imparare l’italiano e dopo soli tre mesi riuscivo ad esprimermi.
Nel 2013 mio padre diventò il direttore del Circolo Scandinavo, una residenza per artisti nordici che si trova accanto alla Villa Farnesina, e con questo lavoro era compreso un appartamento nella stessa struttura. Per 6 anni fuori dalla mia finestra ho ammirato gli affreschi di Raffaello e ho fatto la conoscenza di tantissimi artisti. Ormai sono 10 anni che vivo a Roma e solo adesso mi rendo conto di quanto sono fortunato e grato per aver avuto questa infanzia incredibile che mi ha portato alla conoscenza di due culture incredibilmente diverse.
Hinrik Leonard Ingólfsson 4F
