Un cielo verde speranza: aborto legale in Argentina

Il cielo si colora di verde nella notte del 30 Dicembre 2020, ma non si tratta dell’Aurora Boreale e non siamo in Islanda, si tratta di fumogeni verde speranza e ci troviamo nel polo esattamente opposto, in Argentina, dove migliaia di persone si sono radunate in Plaza de Mayo per festeggiare quello che è un giorno storico per il riconoscimento dei diritti delle donne nel paese: l’approvazione della legge che permette l’interruzione volontaria di gravidanza entro le 14 settimane dal concepimento.

Negli svariati anni sono state numerose le proposte di legge presentate al Congresso, l’ultima risale al 2018, ma sono state ripetutamente respinte per via del pesante dogmatismo imposto dalla chiesa Cattolica e anche a causa dell’influenza dei movimenti pro-vita. 

Solo il 30 Dicembre, con la proposta di legge portata avanti dal capo di stato Alberto Fernandez, 38 voti favorevoli e 29 contrari sanciscono l’approvazione definitiva della legge sull’aborto, permettendo alle donne di riprendersi una libertà legittima da tempo: quella di scegliere sul loro corpo.

La mancata concessione di questo diritto fondamentale aveva infatti costretto per anni numerose donne argentine a ricorrere ad aborti clandestini, il più delle volte mettendo a rischio la propria vita in ambienti malsani e pagando fior di quattrini.

A difesa di questo diritto 15 anni fa nasceva così La Campaña Nacional por el Derecho al Aborto Legal, Seguro y Gratuito, movimento che non ha mai smesso di lottare per il raggiungimento dell’approvazione della legge, diventando con i suoi fazzoletti verdi (pañuelos), il simbolo della manifestazione di quest’anno e riempiendo le piazze argentine del colore della speranza.

Così l’Argentina diventa il primo grande paese sudamericano dove interrompere una gravidanza indesiderata non è più reato, ma in tantissimi altri paesi come la Repubblica Dominicana, l’Honduras e il Nicaragua, l’aborto oltre che essere vietato in ogni circostanza è anche perseguibile penalmente. 

Fortunatamente l’ondata verde continua a crescere in tutto il continente, con l’augurio che tutti i paesi sudamericani seguano le orme dell’Argentina il prima possibile.

 

Giulia Scalia VE Galileo Galilei Catania