La poesia sboccia in mezzo al caos

La poesia può essere una valvola di sfogo, un modo per rendere chiari e visibili a sé stessi i propri pensieri, che spesso si ritrovano sparsi per la testa come fogli di carta che volano in confusione. La poesia è intima e personale, è qualcosa che viene fatto in primo luogo per sé. Per nostra natura, però, normalmente cerchiamo l’approvazione di altri e, in questo caso, i social possono diventare lo strumento perfetto per mostrarci. Oggi siamo cullati dalle tecnologie: esse tengono a bada i nostri pensieri e ci permettono di esprimere ogni nostra opinione, facendoci dare sempre meno importanza a ciò che siamo davvero, e per alcuni questo continuo mostrarsi perdendo contatto con la realtà diventa quasi un obbligo.

La TV o i social possono distrarci e farci evitare di riflettere tenendo i nostri cervelli impegnati, ma per quelle menti in subbuglio che hanno bisogno di esprimersi, tali strumenti possono trasformarsi in un mezzo utile per trovare chi li apprezza o la pensa come loro. Ci sono persone che, cercando compagni di vedute, condividono tratti di sé assimilabili a poesie, che possono poi essere oggetto di critiche o apprezzamenti.

Ovviamente non si può paragonare la poesia fatta da chiunque abbia necessità di esprimersi a quella di Petrarca, Montale o altri pilastri della letteratura italiana, sono due cose totalmente diverse e ciò è dovuto anche all’ambiente storico. Oggi in pochi scriveranno sonetti riflettendo su metrica e stile, ma in molti terranno invece parole scritte sulle note del telefono che cambieranno ogni tanto, ritendendone altre più idonee, o foglietti e post-it accumulati in angoli difficili da raggiungere. Soprattutto in questo periodo di pandemia, in cui moltissime persone sono state costrette a riscoprire la propria vita, tanti hanno dedicato tempo alle arti che più li appassionano, o hanno scoperto talenti e provato esperienze che prima non immaginavano. Abbiamo visto persone, abbattute dalla perdita di ogni loro attività, riprendersi trovando nell’arte e nella poesia uno sfogo, un qualcosa disposto ad ascoltarli sempre.

Le più belle poesie sono nate da una situazione di tormento, presente o passata; da questo periodo uscirà dell’arte raffigurante pezzi di ognuno di noi, che qualcuno poi coglierà. 

 

Di Giorgia Bersano