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L’IMPORTANZA DELLA LETTURA DEI CLASSICI: una rilettura dei Promessi sposi oggi

La lettura dei classici consente non solo di conoscere meglio il passato, ma anche di capire meglio il presente.

Ci sono libri, si sa, che non si può far a meno di leggere: sono opere importanti non solo per la loro epoca ma che si devono assolutamente leggere anche oggi per capire come la nostra società sia diventata quella attuale.

I libri e i romanzi da leggere almeno una volta nella vita sono così tanti e la loro scelta è cosi personale, che è impossibile raggrupparli tutti in un’unica lista; i classici sono comunque opere senza tempo, “evergreen” come si dice in inglese: “sempreverdi”, che non passano mai di moda.

Mi soffermerei sull’attualità dei Promessi Sposi:

Questo libro racconta in modo vivace e con abbondanza di dettagli un’avventurosa vicenda di soprusi, duelli, malintesi e sentimenti sempre attuali, come l’amore e l’amicizia, in un periodo storico difficile e violento, il Seicento, solo apparentemente lontano dal nostro tempo.

Due ragazzi vorrebbero diventare grandi, sposarsi, mettere su famiglia, ma un uomo prepotente don Rodrigo, cerca di impedirlo in tutti i modi anche se alla fine i due protagonisti, Renzo e Lucia, dopo molte difficoltà, riusciranno a realizzare il loro sogno.

Oggi più che in ogni altra epoca i giovani hanno difficoltà a vivere insieme e a costruirsi una posizione solida su cui costruire il loro futuro: i don Rodrigo di oggi di oggi si chiamano in modo diverso ma gli ostacoli alla fine producono gli stessi effetti: si chiamano difficoltà di accesso al mondo del lavoro, inaccessibilità al credito, crisi socio-economica, mala-sanità, immigrazione, indifferenza, non ultime le sempre più importanti soglie di povertà dove i ricchi vivono in una bolla e la gran parte della popolazione vive nel caos.

Quando leggiamo l’inizio del romanzo e il modo in cui i bravi minacciano il prete che doveva sposare i due fidanzati, ci vengono in mente i comportamenti mafiosi, camorristici, tutti quei soprusi, intimidazioni, prevaricazioni nella società attuale continuano ad esistere.

Leggendo il capitolo sulla peste che si diffonde in Lombardia, pensiamo subito al coronavirus di oggi e di conseguenza alla “caccia all’untore” dei nostri giorni. E basta accendere la televisione per vedere le tante manifestazioni di protesta che ci sono nel mondo, nelle piazze, per ricordarci la rivolta, a Milano, del popolo affamato. E la figura di Renzo … come non pensare a quei facinorosi che fanno danni durante le manifestazioni di piazza e a un inconsapevole “renzo”, la cui immagine viene casualmente catturata dalle telecamere, per finire poi per diventare, inconsapevolmente, un leader dei rivoltosi e pagarne il prezzo?.

Il contesto cambia ma la sostanza sembra essere la stessa, l’attualità è impressionante.

Lucia potrebbe essere il nome di una delle tante donne a cui viene negata la dignità, per esempio a causa della violenza domestica, sul luogo di lavoro, donne fatte oggetto di mobbing, di stalking, per non parlare dei femminicidi.

Pensiamo anche ai tanti codardi incarnati nella figura di don Abbondio; preti senza vocazione, ma anche vittime della protervia di altri.

Il romanzo italiano più attuale che possiamo leggere oggi è stato scritto nel 1827, quando ancora non era chiaro in che lingua i libri, in Italia, andassero scritti: l’autore, Alessandro Manzoni, decise di scrivere il romanzo in una lingua che potesse essere compresa da tutti. Decise che anche i protagonisti dovevano essere due persone semplici, analfabete, due persone del popolo che erano state vittime di una grande ingiustizia: anche questa era una grande novità e anche nell’Italia di oggi ci vorrebbe uno scrittore bravo come Alessandro Manzoni!

Francesco Maria Fralleone 3°F