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CORONAVIRUS. L’UOMO ARRETRA E LA NATURA SI RIPRENDE I SUOI SPAZI

Classe III A IC Orchidee Rozzano (MI)

Le città italiane riacquistano vita

Sono bastate poche settimane di fermo causa Coronavirus perché la natura cominciasse a uscire dagli interstizi, dove di solito è relegata dalla presenza dell’uomo, conquistando le strade, i giardini e le piazze delle grandi città italiane, insolitamente quiete dopo essersi svuotate dal traffico e dalle persone chiuse in casa per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Mentre il nostro Pianeta è come sospeso, la natura non si ferma. Primavera di sempre – aria pulita, cielo terso, cinguettio assordante – è sbocciata puntuale nel pieno della pandemia.

A Milano vengono avvistati cigni nei Navigli e piccole lepri in un giardinetto di quartiere, tra la ferrovia e la tangenziale. A Venezia le acque dei canali tornano cristalline e piene di pesci, e i germani si posano sulle fermate del vaporetto. A Cagliari i delfini nuotano nel porto. A  Sassari i cinghiali scorrazzano nelle vie in cerca di cibo.