Sostila, il borgo fantasma

di Sofia Borla, 3ACL

Se, risalendo la Valfabiolo, si segue il sentiero che parte da Sirta, piccolo paese alle pendici delle Orobie situato in bassa Valtellina, si può raggiungere, in meno di un’ora di cammino, un piccolo ammasso di case, incastonato nella montagna: Sostila.

Si tratta di un borgo di origine medioevale, formato da qualche decina di antiche abitazioni in pietra; il centro principale è rappresentato dalla suggestiva chiesetta dedicata alla Madonna della neve, ristrutturata nei primi decenni del ‘900, e dalla piazzetta antistante.

Questo centro abitato è l’unico in provincia di Sondrio, assieme al paese di Savogno in Valchiavenna, a non essere raggiungibile in auto: per poterci arrivare è necessario incamminarsi e seguire una mulattiera.

Forse la mancanza di infrastrutture, la scomodità e la povertà hanno portato allo spopolamento progressivo del borgo, che infatti oggi è disabitato: gli abitanti hanno trovato sempre più possibilità di impiego sul fondovalle, dove la vita è certamente più semplice; nella zona montana, le attività principali consistevano nell’allevamento di pochi capi di bestiame e nella raccolta di castagne e pere: le prime venivano consumate dagli abitanti stessi, le seconde vendute nei mercati dalle donne, che si recavano soprattutto in Valtartano.

È triste notare come il paese, che contava all’incirca un centinaio di abitanti nei primi anni ’30 del secolo scorso, si sia spopolato quasi totalmente attorno alla fine degli anni ’60.

Era anche presente, stretta tra le case, una piccola stanza adibita a scuola, corredata di banchi e calamaio, oggi ancora presenti e conservati assieme alle lavagne e a tanti altri strumenti didattici; la classe era ovviamente una sola, a causa dell’esiguo numero di studenti, e nel 1958 la scuola è stata chiusa per lo spopolamento del paese. 

Nonostante sia disabitato, il borgo è mantenuto in ottime condizioni e la mulattiera che attraversa la Valfabiolo viene periodicamente pulita per permettere la risalita al paese; nonostante questo percorso sia il più noto e suggestivo, è possibile raggiungere Sostila anche tramite un altro sentiero, più accessibile, partendo dalla strada che collega Campo Tartano al fondovalle.

Durante l’estate, nella prima domenica d’agosto, le vie del paesino vengono ripopolate: si tratta di un gruppo numeroso di persone, formato soprattutto da abitanti di Sirta, che risale la mulattiera per celebrare la funzione religiosa dedicata alla Madonna della neve nell’omonima chiesetta.

In inverno, invece, si usa organizzare una ciaspolata nella neve attraverso la piccola Valfabiolo.

Insomma, nonostante l’evidente spopolamento, questo gioiello incastonato nella montagna, un vero e proprio “borgo fantasma”, è tutt’altro che in stato di abbandono e ancora oggi viene conservato l’aspetto che aveva un tempo.

La vita dei laboriosi ed instancabili abitanti di Sostila sarà raccontata per sempre dalle case in pietra, annerite di fuliggine, custodi di enormi fatiche e attimi di gioia, ricordi indelebili.