25 Aprile 2021, volantini imbrattati da svastiche a Genova

di Serra Andrea, De FIlippi Lorenzo, Cornero Nicolò
Classe 2G scuola secondaria di primo grado Colombo

Il 25 aprile 2021,  come ogni anno, c’è stata una manifestazione a Genova per ricordare la liberazione dell’Italia dal fascismo.

Nella piazza di via Rolando alcuni vandali hanno disegnato sui volantini della manifestazione delle svastiche. 

I vandali lo hanno fatto per incitare all’odio e al  disprezzo e dare fastidio alle persone che tengono molto a questo evento come i volontari del Circolo che hanno allestito i volantini per la festa.

Non possiamo fare a meno di porci qualche domanda sull’accaduto: qual è il significato di questo gesto? Perché qualcuno, che non si è fatto vedere alla luce del sole, ha sentito il bisogno di rovinare la festa del 25 aprile?

Questa festa è una ricorrenza importante per tutta la popolazione e dovrebbe essere un valore per tutta la cittadinanza ma questo gesto dimostra come non sia così.

Questa ricorrenza unisce o divide gli italiani?

Riflettiamo sulle radici della festa e sulla sua storia per trovare possibili risposte.

La Festa della Liberazione in Italia si festeggia ogni anno il 25 aprile. In questa giornata, dall’anno 1946, si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese. La festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata anche al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione dell’Italia. 

I partigiani

In  Italia le formazioni partigiane si costituirono nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, per iniziativa di antifascisti e di militari dell’esercito ormai dissolto. Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e dei giovani che non volevano combattere per l’esercito della Repubblica di Salò che portarono nell’esercito partigiano circa 300.000 persone.

Grazie al loro contributo l’Italia fu liberata dal fascismo.