DDL Zan e molto di più all’assemblea del Boggio Lera

CATANIA, 17 maggio 2021 – Oggi, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale, al Boggio Lera è stata organizzata un’assemblea d’istituto sul tema. Gli studenti, le studentesse e i/le docenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con attivistə LGBTQIA+, con i “Papà per scelta”, con l’onorevole Alessandro Zan e con la giornalista Lorena Dolci.

Sono state presenti le associazioni Arcigay Catania, Dà voce al rispetto e Liberazione Queer+ Messina. Tutti gli attivisti e tutte le attiviste hanno fornito agli studenti e alle studentesse del Boggio Lera validi spunti di sensibilizzazione sull’importanza di contrastare le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

In particolare, Davide Curcuruto, attivista Queer e studente magistrale in Sociologia e Ricerca Sociale (Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” e Humboldt Universität di Berlino), ha raccontato il suo triste vissuto: dopo aver ricevuto attacchi discriminatori e omofobi su Facebook da un professore universitario di Messina, ha deciso di denunciare l’accaduto con una lettera pubblica in cui spiega la violenza strutturale che ancora colpisce troppe persone appartenenti alla comunità Queer. 

Vera Navarria, vicepresidente di Arcigay Catania e responsabile del gruppo donne “Marielle Franco”, e Daniele Russo, responsabile del gruppo giovani di Arcigay Catania e membro di Dà voce al rispetto, hanno ricordato agli studenti e alle studentesse l’importanza di avere un punto di riferimento a pochi passi da casa propria, raccontando le iniziative e i gruppi di supporto di Arcigay Catania. Inoltre, i ragazzi e le ragazze hanno dibattuto insieme agli attivisti e alle attiviste circa la manifestazione di sabato scorso, durante la quale centinaia di catanesi sono scesi in piazza per supportare il DDL Zan e ribadire ancora una volta la necessità di continuare a lottare per i diritti civili, con l’obiettivo di annientare qualsiasi forma di stereotipo e pregiudizio di genere. A tal proposito, Daniele, studente di quinto anno e attivista LGBTQIA+, dice: “Troppe volte gli/le appartenenti alla comunità sono stati discriminati, in ambiente scolastico, lavorativo e sociale. È arrivato il momento di cambiare i paradigmi”.

L’intervento dell’Onorevole Alessandro Zan, il quale ha ribadito il ruolo cruciale dei giovani italiani nella lotta per i diritti civili, è stato molto apprezzato dalle studentesse e dagli studenti, che hanno avuto modo di ampliare ed arricchire la propria visione sulla tematica. Erica, rappresentante d’istituto e promotrice dell’incontro, ha ringraziato l’Onorevole per aver accettato di raccontare la propria esperienza da politico e attivista: “Per noi il Suo contributo è stato molto importante. Giornalmente seguiamo il suo operato sui social e comprendiamo come sia ancora possibile fare politica correttamente, prediligendo i fatti e non le parole”.

Carlo Tumino, che insieme al marito Christian De Florio gestisce il blog “Papà per scelta”, raccontando la “storia di due uomini, due gemelli e una famiglia come tante”, ha raccontato alle studentesse e agli studenti del Boggio Lera le difficoltà e le incertezze per il futuro di una famiglia tutta al maschile, invitando i ragazzi e le ragazze a non nascondersi e ad essere sempre aperti alla cultura delle differenze. Il professore Nino De Cristofaro, docente di Storia e Filosofia, ha apprezzato il contributo offerto da Carlo ed ha aggiunto: “Se un marziano ascoltasse i nostri discorsi, rimarrebbe stranito dalla necessità di ribadire che la normalità vada accettata. Giornalmente provo ad insegnare ai miei studenti e alle mie studentesse ad abbattere ogni barriera e ogni stereotipo, anche nel contesto del gruppo di lavoro Educare al genere, solida realtà della nostra scuola”.

Giorgia Galati, attivista nel gruppo Liberazione Queer+ Messina, ha ribadito come non serva essere discriminati per tutelare i diritti e le libertà LGBTQIA+: “Tutte e tutti abbiamo il dovere di spenderci per il prossimo, non è bene girare la testa dall’altra parte quando qualcun* subisce violenze e discriminazioni”.

Anastasia, studentessa di quarto anno e rappresentante d’istituto, porta all’attenzione il ruolo ricoperto dai social media e dagli/dalle influencers nel dibattito sul DDL Zan e sull’omolesbobitransfobia, chiedendo agli/alle ospiti cosa ne pensassero. Carlo Tumino risponde: “Il contributo offerto da Fedez e da altri personaggi pubblici è stato cruciale per divulgare l’impellenza di riflettere sul tema. Non apprezzo, invece, quando le star della TV mi vengano a dire come io debba reagire agli insulti, se col sorriso o meno, come nel caso del duo Pio e Amedeo”.

Avviandoci verso la conclusione dell’incontro, la professoressa Simona La Spina si complimenta con orgoglio per la riuscita dell’iniziativa: “Il Boggio Lera è da sempre una scuola attenta alle politiche di genere e all’inclusione sociale. Insieme ai ragazzi e alle ragazze ci impegniamo giornalmente per contrastare qualsiasi stereotipo o pregiudizio di genere. Grazie a tutti e a tutte per il contributo offerto al nostro momento di dibattito”.

Conclude Erica, ricordando la necessità di uscire dagli stigmi dell’eteropatriarcato: “A scuola si formano i cittadini e le cittadine del futuro, è da qui che bisogna partire per costruire una società più consapevole e solidale. Incentivare questi momenti di dibattito è fondamentale per scardinare la società eteropatriarcale in cui siamo ingabbiati e di cui abbiamo interiorizzato gli stigmi e i preconcetti. Gli studenti e le studentesse hanno, oggi più che mai, il potere e la possibilità di cambiare le cose. Non sprechiamola”.

Il Liceo Boggio Lera dimostra ancora una volta di essere una scuola inclusiva, attenta all’educazione alle differenze e alle politiche di genere. L’assemblea di oggi è un simbolo nel panorama scolastico catanese, il cambiamento parte anche da Catania oggi e la lotta proseguirà nel percorso di accompagnamento al Catania Pride 2021 del prossimo 4 settembre.

Erica Ardu, 5ªB