Il catcalling

Il catcalling è un fenomeno che ultimamente ha fatto molto scalpore, sicuramente va a affermare la condizione delle donne nel nostro momento storico e nel corso della storia.

Spieghiamo innanzitutto che cosa è il cat calling: si tratta di una molestia verbale fatta principalmente da uomini riferendosi a donne, ma si può anche trattare di insulti omofobici, trans fobici, o con riferimenti ad etnia, religione, classe sociale e disabilità. Dunque tutta una serie di commenti poco graditi e/o di azioni fisiche che possono provocare danni morali e psicologici alla vittima. Questo termine ha origini inglesi, indicava il richiamo dei gatti e in passato si utilizzava per criticare gli attori sgraditi dopo un’opera. Per la prima volta è stato denunciato nel 1944 con lo stupro di Recy Taylor ad Abbeville, in Alabama.

Molte sono le persone che provano a far conoscere la propria idea riguardo il cat calling, infatti innumerevoli sono gli influencer, ma anche vip, che si sono espressi su questo argomento e alcuni hanno anche raccontato le loro esperienze a riguardo. Tra questi c’è aurora Ramazzotti che ha recentemente dichiarato: «Mi è sembrato giusto farlo perché tante donne non hanno la forza di reagire a quella che ormai è una prassi considerata normale. Ma quelli che fischiano, o che dicono di peggio, non sanno che cosa si prova. Paura, umiliazione..».

La ragazza, figlia di Michelle Hunzinker ed Eros Ramazzotti, dopo questa affermazione ha ricevuto anche molti insulti sul suo aspetto fisico e su Instagram ha confessato che non si aspettava commenti così offensivi, specialmente da parte di donne.

Questo fenomeno viene spesso banalizzato riducendolo a dei semplici apprezzamenti senza alcun intento di molestia. Parole e gesti che però nella quasi totalità dei casi non sono richiesti, non fanno piacere e rispecchiano comportamenti fortemente sessisti.

Anche in considerazione del grande dibattito sollevato dal ddl Zan, che sta anch’esso alimentando una forte polarizzazione nell’opinione pubblica, la nostra società dovrebbe condannare questa mentalità chiusa chi vi è ancora oggi nel 2021, esprimendosi e dicendo che continuando così non si arriverà mai ad un progresso vero e proprio, ma ad un arretramento e le persone non cambieranno mai; ma se già da oggi tutti dessero il loro contributo magari in un futuro non si parlerà più di cat callling, di stupro, di molestie sessuali e di ogni tipo e forma di bullismo.

Alessio ALESSANDRI e Filippo ABEILLE