Quando la storia non basta: in bilico sulla memoria…

foto di Lorenzo Saraceni

Per la 23esima edizione del Festival della scienza Ad/ventura, le prof.sse Giovanna Santangelo e Clotilde Muzii, referenti del PON “L’arte del comunicare: con il naso in su e le mani in carta”, si sono impegnate nell’allestimento di una mostra presso la Sala Mattioli, nel centro storico della città del Vasto. Il titolo della mostra è “Quando la storia non basta: in bilico sulla memoria…” e vuole sottolineare uno stretto legame tra la storia del passato e quella che caratterizza i giorni d’oggi.

La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 28 marzo al 2 aprile, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. 

Sin dalla mattinata del primo giorno del Festival, diversi cittadini ed anche alcune classi del Polo liceale Mattioli si sono recate presso Sala Mattioli per ammirare la fantastica mostra! Con la preziosa guida dei ragazzi aderenti al PON, i visitatori possono ammirare le tre diversi parti dell’allestimento, ciascuna dedicata a degli aspetti della nostra città, per alcuni, ancora tutta da scoprire…

PRIMA PARTE

Nella prima parte della mostra, sono presenti delle foto (con relative schede esplicative) scattate dai ragazzi del progetto, che mettono in evidenza particolari della nostra città, insieme a peculiarità più nascoste, sfuggite all’occhio poco attento di chi vive ogni giorno questa realtà. Infatti, oltre alle meravigliose fotografie dei più illustri monumenti del centro storico (tra cui i Monumenti dedicati a Rossetti, all’emigrante, ai caduti del mare, l’antico portale della chiesa di San Pietro…), si possono trovare anche targhe storiche su palazzi, che stanno ad indicare la nascita, in quel luogo, o la permanenza di personalità importanti nel passato della nostra città (la targa a Francesco Laccetti, a Filippo Palizzi, a Raffaele Mattioli…). E ancora, foto di edicole sacre (piccole sculture dedicate al culto mariano), incisioni latine su architravi di portoni, e molte altre curiosità.

foto di Lorenzo Saraceni

SECONDA E TERZA PARTE

Nella seconda parte della mostra, contrassegnata da un gomitolo di colore rosso, c’è “Il telaio della memoria”, un insieme di testimonianze dei ragazzi riguardanti luoghi, oggetti o momenti che hanno caratterizzato il loro vissuto e ai quali sono particolarmente legati. La terza ed ultima parte è dedicata alla storia passata. In particolare, si possono osservare testimonianze della Prima e della Seconda Guerra Mondiale di nonni e bisnonni di alcuni alunni del Liceo. Ci sono antichi oggetti come un binocolo, una macchina fotografica, una vecchia radio, un diario della prima guerra mondiale scritto da un giovane soldato, insieme a preziose lettere e cartoline dal fronte per madri e fidanzate.
In realtà, i fatti di attualità che ascoltiamo tutti i giorni ripetono pagine della storia particolarmente tragiche, e questo ci fa capire come il passato non sia bastato ad insegnarci l’importanza della pace.

È proprio questo lo scopo della mostra: far conoscere, far osservare e conservare la memoria, al fine di NON DIMENTICARE.

di Giorgia Smargiassi e Alice Pardi