Caro nonno…

Caro nonno,
è molto che non ci vediamo, come stai? Ci sentiamo ogni giorno alle 20.00 in punto, né un minuto in più né un minuto in meno, ma mi sembra troppo poco il tempo a disposizione e ci limitiamo a dei semplici: ”Che fai?” ”Hai mangiato?” ” Sei stato da zia?” E mi sento in colpa. Sì, è colpa mia se le nostre conversazioni sembrano monotone e ripetitive, mi rendo conto di averti trascurato per molto tempo. Purtroppo anche i 400km di distanza che ci separano non aiutano e ci costringono a vederci giusto una volta all’anno e tutte quelle volte che ti vedo magari trascorro più tempo con mio cugino e meno con te. Mi hai trasmesso l’amore per la mia squadra del cuore regalandomi gadget, libri e foto storiche. Mi hai raccontato di quando eri maresciallo della finanza e facevi il radiomontatore, di quando vedevi giocare Pelè oppure le tue avventure da don Giovanni quando sei riuscito a ballare con Milva nonostante fossi fidanzato con nonna che ho conosciuto solo tramite i tuoi ricordi e la descrivevi come una donna bellissima. Mi hai raccontato della tua epoca e come siano cambiati tantissimo la vita sociale e gli svaghi nonostante tu in qualche modo abbia anticipato i tempi moderni parlando con tutto il mondo via radio. Hai anche visto in faccia la morte in un incidente per il quale zoppichi ancora e in cui hai perso un caro amico. Hai però ancora molto da raccontarmi e se lo vorrai io quando potrò venire da te starò lì ad ascoltarti e a fare tesoro dei tuoi insegnamenti cercando di recuperare il tempo perduto.

Ti voglio bene,
Giuseppe

Di Giuseppe Della Spina IV E sc.