Motomondiale

Il motomondiale non è uno sport seguito da molti in quanto ritenuto noioso. Io invece punto a farlo conoscere a più persone possibili tramite questo articolo, raccontando un po’ della sua storia.

GLI ALBORI DEL MOTOMONDIALE

La competizione mondiale di velocità è stata fondata nel 1949 dalla Federazione Internazionale dei Club Motociclistici che istituì questo campionato diviso in categorie in base alla cilindrata del motore: 125, 250, 350, 500 ed i sidecar.

Ogni gran premio si svolgeva in 3 giorni dal venerdì alla domenica dove si svolgevano prove (venerdì e sabato) per mettere a punto la moto e poi la gara di domenica.

Per stabilire il vincitore, venne stabilita la seguente modalità di punteggio per ogni singola gara:

Posizione Giro veloce
Punti 10 8 7 6 5 1

Il campionato si svolse su 6 tracciati diversi:

  • Isola di Man
  • Svizzera
  • Paesi Bassi
  • Belgio
  • Irlanda del Nord
  • Italia.

I vincitori nelle rispettive classi furono:

  • Classe 500 Leslie Graham
  • Classe 350 Freddie Frith
  • Classe 250 Bruno Ruffo
  • Classe 125 Nello Pagani
  • Sidecar Eric Oliver / Denis Jenkinson

 

MOTOMONDIALE MODERNO

Il sistema di punteggio attuale viene introdotto nel 1993 ed è il seguente:

Posizione 10º 11º 12º 13º 14º 15º
Punti 25 20 16 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

L’organizzazione delle gare rimane sostanzialmente uguale (lo svolgimento di ogni singolo gran premio avviene su 3 giorni) cambia però il numero dei gran premi su cui si svolge l’intero mondiale che arrivano a 14 gare.

Nel decennio 1990-1999 nella classe 500 si impone Mick Doohan un pilota che vince per ben 5 volte il campionato con 54 primi posti e 85 podi.

Nelle classi minori sempre nello stesso periodo si fanno notare i piloti italiani come Loris Capirossi, Massimiliano (Max) Biaggi (vincitore di 4 titoli in 250 consecutivi) e infine il più amato dagli italiani il giovanissimo Valentino Rossi.

Negli anni 2000 la classe regina (la 500 cc) cambia sia dal punto di vista della potenza delle moto che passano (nel 2012) da 500 cc a 1000 cc sia come nome passando a chiamarsi “moto gp”.

In questo periodo c’è una sorta di egemonia italiana infatti Valentino rossi conquista 5 titoli dal 2001 al 2005, diventando il primo pilota a vincere in 4 categorie diverse (125,250,500 e moto gp).

Sempre nel 2000 invece per le classi minori in particolare nella 250 cc ci fu una forte dominazione spagnola con le vittorie di Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa che conquistarono dal 2004 al 2007 2 titoli mondiali ciascuno in 250.

Successivamente anche la 250 e la 125 cambiarono nome diventando moto 2 e moto 3 dove si cominciò ad imporsi Marc Marquez che dal 2010 al 2012 conquistò un titolo in 125 e uno in moto 2.

Tornando ai piloti italiani, Valentino Rossi tornò a vincere il campionato della classe maggiore nel 2008 e nel 2009 arrivando a totalizzare la conquista di 9 titoli mondiali complessivi in tutte le classi.

Dal 2013 fino ad oggi in ogni classe c’è una forte dominanza spagnola con Marc Marquez che dal 2013 ad oggi ha vinto 6 titoli in moto gp guadagnandosi il soprannome di “alieno” per la sua guida spettacolare.

La presenza di piloti italiani vincenti nelle varie classi continua ad essere numerosa come Lorenzo dalla porta in moto 3 nel 2019 e Francesco Bagnaia Franco Morbidelli ed Enea Bastianini nel 2017-2018-2020 i moto 2.

In conclusione il motomondiale è uno sport molto avvincente, spettacolare purtroppo penalizzato dalla mancata presenza nelle tv in chiaro.

Personalmente lo ritengo uno sport affascinante non solo per la preparazione tecnica e fisica del pilota, ma anche per il coinvolgimento della parte meccanica ingegneristica, dove la vittoria di una gara può dipendere anche solo da quanto stringere un singolo pezzo o mollare una singola vite.

EDOARDO FILIPPETTI IVESC