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Recensione del libro “Io sono con te” di Melania Mazzucco

Io sono con te è un libro scritto da Melania Mazzucco che racconta la storia di Brigitte, una donna costretta a fuggire in Italia dal Congo e tutte le sue difficoltà ad integrarsi nel nuovo paese. Grazie a questa storia possiamo capire molto bene cosa un migrante debba sopportare non solo nel lasciare il proprio paese, ma anche nell’ottenere lo stato di rifugiato, nel ambientarsi nella nuova comunità in un momento in cui non ha speranze e fiducia. Nelle altre nazioni lo stato si occupa dei rifugiati in maniera molto più accurata che in Italia: infatti questo libro ci fa comprendere come da noi i rifugiati vengono seguiti poco nell’integrazione, nell’apprendimento della lingua e nell’ottenimento di un lavoro e che appena ricevono il permesso di soggiorno vengono trascurati. Per questo esistono delle associazioni che seguono i rifugiati che hanno come obiettivo quello di portare questi stranieri all’indipendenza. Ho trovato questo romanzo facile da leggere, si caratterizza per frasi semplici e brevi e con pochi problemi di vocabolario. Inoltre, il libro è molto diretto e di facile comprensione grazie a un lessico semplice e quotidiano. La storia è raccontata passo a passo, infatti si parte da una donna qualunque nel buio della stazione Termini e progressivamente scopriamo la sua vita di prima, il suo mestiere, la sua famiglia, cosa le è successo, perché ha lasciato il suo paese. Per me questo libro è stato molto interessante perché mi ha permesso di comprendere tutte le difficoltà passate e presenti che può avere un immigrato, mi fa conoscere la disorganizzazione dell’Italia nell’affrontare questa situazione ma ho capito come ci siano anche tante persone accoglienti che si dedicano e che si occupano dell’immigrazione. E soprattutto mi ha sensibilizzato sul fatto che Brigitte non è l’unica ad affrontare queste difficoltà, ma la sua storia assomiglia a quella di tanti altri disperati che arrivano in Italia in cerca di quella tranquillità che nel loro paese d’origine non riescono a trovare, e che spesso si trovano a vivere una vita difficile lontana da quello che avevano sognato. Penso che questo racconto sia utile e fondamentale a scardinare tutti i pregiudizi che molte persone hanno nei confronti di questa gente e pertanto lo consiglio ai miei coetanei e a tutti coloro che sono poco informati a riguardo.

Simone Azzola