Coco Chanel: “La moda passa, lo stile resta”

Coco Chanel, la regina della moda, nasce il 19 agosto del 1883, data alla luce da Jeanne De Volle a Saumur. Purtroppo, non gode di un’infanzia felice, a partire dalla morte prematura della madre, l’abbandono da parte del padre Henri-Albert Chanel, un venditore ambulante, gli anni in affidamento alle suore del Sacro Cuore, a Aubazine. 

Appena arriva il giorno dei suoi diciotto anni, decide di lasciare per sempre il convento in cui stava da anni e comincia a lavorare come commessa nella bottega Maison Grampayre ,a Moulins, e a cantare in un caffè. E’ proprio qui che incontra Étienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili, che la invita a trasferirsi nel suo castello a Royallieu. Iniziano una relazione che durerà sei anni: Étienne, diventò il suo primo finanziatore: Coco comincia a creare cappelli e tutte le donne, in loro vista, se ne innamorano. Le sue creazioni, richiestissime, spingono la donna ad aprire i suoi primi negozi e saloni di alta moda. È il 1916 quando un importante industriale tessile francese, Rodier,  le dà in esclusiva il jersey, tessuto che si rivela essere il miglior interprete delle creazioni Chanel vista la sua morbidezza sul corpo e la sua capacità di liberare la fisicità della donna. Nel 1920 apre la sua prima boutique a Parigi, crea il suo primo e celebre profumo, lo Chanel N.5, una fragranza senza tempo che infatti ancora oggi, è considerata una delle migliori mai esistite. 

Coco è sempre stata attenta ad osservare l’abbigliamento delle impiegate, delle commesse, e del popolo parigino, e notava che era caratterizzato da abiti neri con colletto e polsini bianchi. Quest’analisi si trasforma nel petit robe noir, il tubino nero dalla linee più semplici possibili capace di rendere ogni donna uguale alle altre, rimanendo con uno stile unico. Una sua celebre frase : “la moda passa, lo stile resta”. Un esempio è il successo assoluto ottenuto dal tailleur Chanel, amato dalle donne di tutto il mondo. 

Dopo aver dato forma a una sua visione stilistica comincia ad avere pensieri anche sugli accessori. Così, Coco Chanel chiama a sé il conte Etienne de Beaumont e il duca Fulco di Verdura per dare il via a un atelier dedicato alle creazioni di bigiotteria in cui le gemme non preziose si accostano a quelle purissime. Negli anni ’30 troviamo la nascita della Chanel 2.55, cioè la borsa più copiata al mondo dal giorno in cui è stata creata. Ma a Coco, questo, non dispiaceva affatto perché, come lei stessa diceva, essere plagiati è il più grande complimento che si possa ricevere: succede solo ai grandi.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Chanel è costretta a ritirarsi dalle scene della moda, ma solo per un po’. Perché il suo ritorno, nel ’54, la vede vincente ancora una volta. Gabrielle, ora, è una donna di 71 anni e i critici dell’epoca la danno per spacciata: aspettano tutti, con grande gioia, il suo declino imminente. Ma Coco non è affatto una donna che si arrende facilmente infatti nella sua nuova collezione fa sfilare il tailleur in maglia, quello che verrà indossato da moltissime donne al mondo, dalle più famose alle meno note. Tra loro anche Jackie Kennedy che, nel giorno dell’assasinio del marito JFK, indossava proprio un tailleur Chanel in maglia di un acceso punto di rosa. È il 10 gennaio 1971 quando, nella sua suite all’Hôtel Ritz di Parigi, Gabrielle Coco Chanel si spegne all’età di 87 anni. Una vita vissuta appieno la sua, che ha cambiato per sempre la moda internazionale e la concezione del corpo femminile, rivoluzionando anche il concetto di femminilità in tutto il mondo.  

Jessica De Cicco IV A Sia