Covid-19 e ospedali: intervista ad un’infermiera

Covid-19 e ospedali: intervista ad un'infermiera

Covid-19 e ospedali: intervista ad un’infermiera

Buongiorno, oggi intervisterò per l’agenzia di stampa Dire la signora Rosaria Musello, infermiera

all’Ospedale San Giovanni di Roma. Parleremo della situazione attuale, di questa pandemia globale

con la quale conviviamo da ormai un anno.

La prima domanda che ho posto alla signora Musello è stata:

“Come ha reagito alla notizia di questa pandemia?”

Risposta dell’intervistata:

“All’inizio ero molto confusa e impotente, la situazione mi ha destabilizzato da subito; lavorando in

ospedale la notizia si è dilagata velocemente…”

“Com’è la situazione attuale nell’ospedale in cui lavora? E’ migliorata rispetto ai mesi passati?”

“Nel mio ospedale la situazione è abbastanza preoccupante, ci sono 3 reparti Covid-19 e 30 posti per

a terapia intensiva. Quotidianamente arrivano nuovi contagiati anche se rispetto ai mesi precedenti

sono minori.”

“Ora le farò una domanda personale su un argomento molto discusso oggi: cosa ne pensa del

vaccino? Lo ha già fatto o ha intenzione di farlo?”

“Io mi sono vaccinata nel mese di gennaio, ho aderito subito al vaccino sia per motivi ovviamente

professionali che privati. Credo nella scienza e mi sono sempre vaccinata, consapevolmente dei

rischi e degli effetti collaterali. Come anche altri dei miei colleghi il vaccino ha scaturito febbre alta e

dolori muscolari soprattutto dopo la seconda dose”. Questo è ciò che la signora pensa riguardo il

vaccino.

“Un’altra domanda sempre riguardante il vaccino: ha riscontrato effetti collaterali dopo la

somministrazione del vaccino?”

“Sì, dopo la seconda dose avvenuta a distanza di 20 giorni dalla prima, mi è salita la febbre alta ed ho

avuto dolori muscolari e astenia per i successivi 3 giorni” (astenia: senso di stanchezza, debolezza o

mancanza di energia.)

“Le pongo un’ultima domanda riguardante il futuro: come pensa che andrà quest’anno? Secondo lei

migliorerà la situazione?”

“Personalmente sono fiduciosa nel domani, la situazione potrà migliorare solo se ognuno

collaborerà: non solo vaccinandosi ma rispettando soprattutto tutte le norme anti covid. Il vaccino

rappresenta solo una piccola parte anche se importante, bisogna pensare non solo a sé stessi ma

bensì anche al prossimo”.

“Grazie mille signora Musello per la sua disponibilità, ma soprattutto la ringrazio a nome di tutta la

popolazione per il lavoro che lei, insieme a tutti i suoi colleghi in ospedale, state facendo per salvare

le vite di migliaia di persone ogni giorno. Anche noi come lei siamo fiduciosi nel domani e speriamo

vivamente in un rapido ritorno alla normalità. Grazie ancora.”

E così si conclude questa intervista ad una persona che convive ogni giorno a stretto contatto con il

virus e che ci ha fornito informazioni molto importanti. Speriamo in un miglioramento ma

soprattutto rispettiamo le restrizioni per tornare un domani alle nostre vite di una volta, per tornare

ad abbracciarci e divertirci come una volta!

 

Maria Timpano calsse 4GL Liceo linguistico F. Enriques