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Insieme per il nostro futuro: dai valore ad un’idea sostenibile

Incontro interattivo con JA ITALIA sulla  sostenibilità 

L’associazione Junior Achievement Italia (JaItalia) il 21 aprile, alla vigilia della Giornata della Terra, ha incontrato in streaming 200 ragazzi delle scuole italiane tra cui le classi 1B e dell’Istituto Sinopoli. L’incontro interattivo su piattaforma Mentimeter, dal titolo “Dai valore ad un’idea sostenibile”, ha trattato di problemi ambientali, riciclo e  consumo da un punto di vista economico.  

L’incontro si è aperto con la domanda “Cosa vi fa venire in mente la parola ‘sostenibilità’?”. Le risposte dei ragazzi  non si sono fatte attendere: ecologia, salvare il  pianeta, pace, ambiente, aiutare qualcuno, guadagno, adattamento…. A seguire la spiegazione dell’esperta: “Con sostenibilità non si intende solo quella ambientale, ma anche economica e sociale. Uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle  generazioni future di soddisfare i propri. Infatti, nel 2015, per lo sviluppo  sostenibile, ben 193 paesi delle Nazioni Unite hanno sottoscritto il programma di azione ‘Agenda 2030‘ che consiste in 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. Ormai siamo a poco più di un terzo del percorso e ultimamente si sono fatti molti progressi”.

Ma noi più piccoli cosa possiamo fare? Possiamo lavorare tutti insieme per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030? Felice della domanda che è stata posta, la relatrice ha risposto: “Sì certo, possiamo contribuire tutti, infatti basterebbe inventare, innovare e sensibilizzare o svolgere altre attività nel nostro quotidiano lavorando per gli Obiettivi dell’Agenda”.

Una  grande responsabilità è del mondo delle aziende che dovrebbero puntare di più sull’economia circolare, ma in cosa consiste esattamente? “L’economia circolare è sostenibile, a differenza di  quella lineare che è stata inventata da noi con la prima Rivoluzione industriale. Nell’economia lineare si ricavano le materie prime abbattendo gli alberi e inquinando i mari, con queste si  producono i vari oggetti che poi vengono venduti e consumati dagli acquirenti; dopo il consumo vengono gettati nelle discariche e inquinano  l’ambiente. Invece, l’economia circolare prende i  materiali dagli oggetti riciclati; si producono i  diversi oggetti e dopo il loro utilizzo vengono riciclati per ricominciare il circolo. In natura, poi, esiste l’economia naturale ovvero quando un leone cattura una preda e mangia le parti del corpo che  gli interessano; poi arrivano degli avvoltoi o sciacalli che mangiano quello che il leone non ha  mangiato; in seguito arrivano degli animali ancora più piccoli che si nutrono dei brandelli rimasti;  infine, le ossa si decompongono e fertilizzano il  terreno”.

Dopo un sondaggio sulle abitudini inquinanti dei  ragazzi, la risposta più frequente è stata quella dell’uso di  bottigliette di plastica.  In riferimento a questo problema è stato consigliato di usare delle borracce e di riabituarci a bere l’acqua del rubinetto, visto che da noi in Italia è potabile. Un altro grande problema che è stato affrontato è quello dei cellulari che vengono usati e buttati continuamente, quando invece si potrebbero conferire nelle isole ecologiche o, ancora meglio, potrebbero essere ricondizionati e tornare così a nuova vita.

Per chiudere l’incontro è stato proposto un quiz finale tramite Mentimeter.  Dagli esiti immediatamente elaborati dal sistema e commentati dai ragazzi si è compreso come, attraverso l’economia circolare, il lavoro non  diminuisce ma dopo il riciclo molte altre attività possono essere svolte attraverso nuovi mestieri.

Anche se  non si direbbe, l’Italia è da tre anni la prima in Europa per l’economia circolare. Infatti, nella nostra penisola sono sorte moltissime attività sostenibili come, per esempio, la start up siciliana Orange Fiber che usa gli scarti delle arance per produrre vestiti, oppure l’app Too Good To Go che combatte lo spreco alimentare mediante la vendita sottocosto di prodotti invenduti di bar e ristoranti, o ancora i Repair Café: spazi in cui le persone condividono le proprie competenze per aiutare altre persone nel riparare i propri prodotti, come i dispositivi elettrici e meccanici, i computer, le biciclette, i vestiti e molte altre categorie di oggetti. 

A questo link trovate tutte le informazioni sugli incontri di JaItalia con le scuole.

 

a cura di Scurto Francesca, IIA