Quando si maneggiano le parole…

Quando si maneggiano le parole con eccessiva disinvoltura, è facile sbagliare. Quando si parla come per un riflesso condizionato, si finisce per dire sciocchezze e aumentare la confusione “ A. Pronzato.

La citazione del prete scrittore A. Pronzato sottolinea l’importanza delle parole sia come strumento di comunicazione, sia per l’effetto che esse generano sul prossimo.

C’è una tendenza diffusa, sia tra ragazzi sia tra adulti, a parlare con assoluta certezza anche di cose che non si conoscono o di cui non si è esperti, creando scompiglio, confusione e fraintendimenti per chi ascolta o chi legge. Molto spesso, questo accade attraverso i social. Il web infatti dà la possibilità a chiunque di esprimersi liberamente e di rendere pubblico qualunque pensiero su qualunque argomento, anche non di propria competenza. Questo crea una sovrapposizione di opinioni e di informazioni contrastanti che non facilitano la comprensione dei fatti e della realtà. Come sempre, il problema non sono i social in quanto tali, ma l’uso che se ne fa. Quindi, in questo senso, le parole di A. Pronzato, invitano le persone a parlare solo quando è necessario e di argomenti di cui si è padroni.

L’uso sbagliato delle parole di cui parla lo scrittore può riferirsi anche all’effetto che possono suscitare nelle persone. Le parole, infatti, hanno un peso e possono ferire. Anche in questo caso, i social amplificano il problema, favorendo una comunicazione ostile, facendo sentire le persone più audaci e capaci di dire ciò che pensano senza ragionare sulle ripercussioni. Ancora una volta, il web dà la possibilità di  esprimersi senza freni,  favorendo un linguaggio violento, causando difficoltà nella comunicazione tra persone. Quindi, un uso smodato delle parole può portare non solo ad incomprensioni, ma talvolta a dei veri e propri conflitti.

Bisognerebbe imparare a dare valore al silenzio, che è anch’essa una forma di comunicazione. Talvolta il silenzio può spaventare, ma in realtà può essere pieno di significato, esprimere molteplici sentimenti, più delle parole

Arianna Lardaro I C