Smartphone: generazioni a confronto – Intervista

INTERVISTA

 

Due generazioni diverse ci parlano di quello che pensano sulla nuova tecnologia e il modo in cui si comunica al giorno d’oggi. La prima ad essere intervistato è, Emanuela, italiana, nata nel 1967 e a seguire Jovana, serba, nata nel 2004 (intervista originale a Jovana in inglese).  

 

Emanuela: ha passato 37 minuti sul telefono ieri

 

Letizia: Quanto tempi spendi sul tuo dispositivo elettronico al giorno? E per che cosa lo usi?

Emanuela: non passo tanto tempo davanti al mio dispositivo elettronico siccome lavoro quasi sempre ma la maggior parte del tempo lo passo video chiamando la mia famiglia durante questo periodo di pandemia.

Letizia: Mi sai dare una definizione della parola “comunicare” senza menzionare la tecnologia, e un‘altra definizione della parola “comunicare” inserendoci la tecnologia?

Emanuela: La parla comunicare significa interagire e parlare faccia a faccia con una persona, parlare un po’ di tutto cose divertenti ma anche serie. Se devo mettere la tecnologia sarebbe un po’ diverso, comunicare è chattare con persone sconosciute dietro ad uno schermo e cercare di essere perfetti ma non noi stessi.

Letizia: Secondo te la tecnologia e il nuovo modo di comunicare tra persone, ha migliorato il mondo o la peggiorato? Perché pensi questo?

Emanuela: la tecnologia ha cambiato il mondo in un modo positivo riuscendo a far comunicare la i famigliari o gli amici lontani gli uno dagli altri. Ma allo stesso tempo ha creato questo ponte dove le relazioni serie non durano, vivere il momento non è più un’opzione e certe persone non sanno più che significa comunicare o passare del tempo con gli altri.

Letizia: Ti vieni più facile comunicare con qualcuno, attraverso il telefono o di persona? Perché preferisci quello (la risposta data) e non l’altro?

Emanuela: è molto più facile parlare con una persona faccia a faccia siccome posso vedere tutte le emozioni delle persone è una cosa diversa da scriversi e non capire mai latro o almeno i sentimenti dell’altro.

Letizia: Ce una differenza tra mandare messaggi o chiamare la persona? Se si qual è questa differenza?

Emanuela: la differenza è sentire la voce dell’altro. Sentire le emozioni attraverso quelle voci uniche che colpiscono molto.

 

Jovana: ha passato 18 ore davanti al telefono ieri 

 

Letizia: Quanto tempi spendi sul tuo dispositivo elettronico al giorno? E per che cosa lo usi?

Jovana: passo tanto tempo davanti al mio telefono, lo uso per la scuola i social media i film e per giocare.

Letizia: Mi sai dare una definizione della parola “comunicare” senza menzionare la tecnologia, e un‘altra definizione della parola “comunicare” inserendoci la tecnologia?

Jovana: comunicare è parlare con una persona. Mentre comunicare sul telefono è tutta un’altra cosa, potersi esprimere in modi buffi senza sprecare fiato troppo rilassante.

Letizia: Secondo te la tecnologia e il nuovo modo di comunicare tra persone, ha migliorato il mondo o la peggiorato? Perché pensi questo?

Jovana: la tecnologia ha migliorato il mondo di sicuro tutto più belle e interattivo puoi conoscere persone di altri paesi senza vederli ma li puoi conoscere. Si la tecnologia ha i svantaggi ma in questo periodo ci è stata solo di aiuto quindi è solo che una cosa positiva.

Letizia: Ti vieni più facile comunicare con qualcuno, attraverso il telefono o di persona? Perché preferisci quello (la risposta data) e non l’altro?

Jovana: al telefono è molto più facile perché posso essere chiunque voglia e non per forza me stessa e non devo passare ore pensando a cosa dovrei dire ho fare figuracce con i verbi perché non ho un correttore.

 

 -di Braccini