Uno sguardo diverso sul mondo

Intervista alla scrittrice Livia Sambrotta

di Serena Ferrari, 1B

“La lettura regala la possibilità di recarsi in mondi inverosimili, che hanno origine dalla realtà”.

Questa frase, che può essere una fonte di ispirazione per tanti aspiranti scrittori, è stata pronunciata dalla scrittrice Livia Sambrotta, durante un incontro con la classe 1B del liceo classico A. Doria. Livia Sambrotta, nata a Roma e laureata in lingue e letterature straniere con indirizzo spettacolo, fin dalla più giovane età ha manifestato interesse verso il mondo del cinema. Una passione tuttora presente nella sua vita lavorativa in quanto è attualmente coordinatrice della promozione per il sud Europa nella società internazionale UCI Cinemas.

Nell’incontro avvenuto il 5 novembre 2021 l’autrice ha sottolineato ai ragazzi che la destrezza nello scrivere deriva dall’esperienza, ottenuta con l’esercizio quotidiano frutto di dedizione e diligenza, ma che la caratteristica più importante che deve possedere uno scrittore è la fantasia, la capacità di uno sguardo diverso sul mondo. Per questo uno scrittore prima di tutto è un osservatore, il quale sa analizzare la realtà, rielaborandola e “insediandosi” nella mente dei personaggi per capirne il ruolo nella società, per penetrarne la sfera emotiva e le intenzioni, proprio come potrebbe fare un attore.

In che modo riesce a immedesimarsi nei personaggi che scrive?

“La vita personale di uno scrittore influisce molto sulla composizione di un testo. Un autore infatti deve prima di tutto immedesimarsi nei personaggi e per farlo deve ricorrere alla vita reale, legandosi ad esperienze passate. Nell’ultimo romanzo che ho scritto, Non salvarmi, il mio lavoro reale, legato al settore del cinema, mi ha permesso di definire le psicologie di personaggi come Carl e Greg, protagonisti del mio ultimo romanzo. 

Ha delle abitudini che la aiutano a scrivere?

Innanzitutto per portare a termine una storia ci vogliono esperienza e dedizione. Ma tutti gli scrittori necessitano di abitudini: solitamente scrivo alla mattina nei giorni lavorativi, durante i quali il tempo che posso dedicare alla scrittura è ridotto notevolmente.

In genere scrivo alla mattina presto, prima di andare a lavorare, per due ore. Nei giorni festivi scrivo anche otto ore al giorno.”

“Ho sempre amato l’immaginazione fin da piccola, volevo dare una forma a quello che vedevo”  Livia Sambrotta