La bellezza del filosofare

Il 18 novembre 2021 è stato un giorno speciale per la filosofia. È infatti noto che dal novembre 2002 ad oggi, in questo periodo  si celebra la giornata mondiale della filosofia, un evento creato ad hoc dall’UNESCO per onorare l’amore per il sapere.

Il Liceo Scientifico “A. Volta” ha voluto a suo modo celebrare la filosofia, considerandola non solo dal punto di vista scolastico, ma alimentando i nostri sentimenti di curiosità e meraviglia in modo alternativo, permettendo, nel  caso della nostra classe, la 3^ F no, di vivere per la prima volta un’esperienza del genere e di addentrarci in una visione del filosofare ancora più accattivante.

Quindi, durante l’orario scolastico, abbiamo partecipato ad una serie di attività di ricerca e di sperimentazione, vivendo un momento di formazione e di sincero divertimento.

Tra le altre cose, abbiamo  giocato a “pictionary”, una sfida di associazione tra disegno e concetto filosofico. È stato molto divertente cercare di comprendere in poco tempo ciò che i disegni volevano comunicarci.

Abbiamo continuato, poi, facendoci trasportare dalla musica. Lucrezia e Giorgia, due nostre compagne, sono state fondamentali in questo, ci hanno guidato verso un’esperienza immersiva…A tempo di ukulele abbiamo tutti intonato le canzoni, “Somewhere over the rainbow” e “Imagine” di John Lennon. È proprio vero: “You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one” (potresti dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico), infatti non è un caso che l’intera classe si sia sentita coinvolta e in sintonia con il testo della canzone. Abbiamo commentato le nostre attività realizzando  video-interviste nelle quali ci siamo abbandonati ad un filosofare senza vergogna, abbiamo cercato di esprimere ciò che volevamo comunicare con la scelta di quella canzone in particolare, per far emergere le nostre interpretazioni in relazione all’ambito filosofico e all’attualità. Possiamo affermare che abbiamo compreso il ruolo importantissimo che ricopre oggi più che mai la filosofia: in un mondo scosso dalla pandemia, essa ci aiuta a sviluppare un pensiero autonomo, una coscienza critica sui costumi da adottare per la realizzazione del bene comune,  il punto focale su cui dover lavorare, affinché l’uomo possa raggiungerlo il prima possibile. Perciò, la costruzione del mondo di cui abbiamo cantato in “Imagine” dipende soltanto da noi e dalla consapevolezza che abbiamo acquisito sulla realtà circostante.

Conclusa questa nostra celebrazione della filosofia, possiamo affermare che tutto ciò che ci siamo detti resterà acceso e vivo nelle nostre menti e riecheggerà nei nostri comportamenti futuri.

 

Pellicanò Antonella , Morabito Alice