Inaugurazione biblioteca Ad astra

foto di Giovanna Borrelli e Francesca Prudenza

Il 3 dicembre 2021 è stata inaugurata la biblioteca scolastica “Ad astra” del Polo Liceale R. Mattioli. La ristrutturazione, iniziata a gennaio 2020, è stata seguita dal docente Carmine De Luca e dalla classe V B liceo scientifico, affiancati dal responsabile scientifico dell’Ente no Profit Progetto Qloud Scuola Gabriele Nuttini. Il progetto Qloud Scuola consiste in una collaborazione fra le diverse biblioteche italiane, che permette il prestito dei libri. All’inaugurazione hanno partecipato i genitori degli alunni, il professore Gabriele Nuttini, la Dirigente scolastica Maria Grazia Angelini e diversi docenti del Mattioli. La biblioteca sarà aperta tutti i giorni a partire da lunedì 6 dicembre, dalle 13:30 alle 17:30 per gli studenti, i genitori, i docenti e il personale ATA.

STORIA

Il prof. De Luca ha avuto l’idea di ristrutturare la biblioteca scolastica, inutilizzata da anni, a dicembre 2019. Dopo aver ricevuto l’approvazione dalla Dirigente scolastica, ha deciso di coinvolgere gli alunni dell’allora III B. I ragazzi si sono mostrati fin da subito desiderosi di partecipare al progetto. Con il prezioso aiuto del collaboratore scolastico Vitale Bevilacqua, hanno scartato libri e vagliato documenti. De Luca ha scelto di rivolgersi alla piattaforma Qloud Scuola, fondata da Gabriele Nuttini, il quale ha insegnato ai ragazzi come catalogare un libro. Poco tempo dopo, purtroppo, è iniziata la pandemia e i lavori si sono bloccati.

foto di Giovanna Borrelli e Francesca Prudenza

Al rientro, nel settembre 2020, il professore ha chiesto ai ragazzi di trovare un nome per la biblioteca. Dopo varie indecisioni si è deciso di chiamarla AD ASTRA. Questo nome è ripreso dalla citazione «Per aspera ad astra», cioè «Attraverso le difficoltà fino alle stelle». Non esiste nome più adatto, infatti il docente e i ragazzi hanno continuato il lavoro di catalogazione e di ristrutturazione nonostante le varie chiusure della scuola causate dalla pandemia. I ragazzi si sono divisi in due gruppi: uno si è occupato della catalogazione, l’altro della parte artistica. Muri e porte della biblioteca sono tappezzati di citazioni e disegni che danno colore e luce alla stanza. Grazie all’intervento della dirigente scolastica, che ha partecipato ad un pon per raccogliere dei fondi, sono stati inseriti dei dondoli, tavolini, tappeti, sedie e lampade per ogni postazione.

La biblioteca, oltre a contenere circa 4136 libri, è fornita di giochi da tavolo. Questo luogo infatti è stato concepito come un ambiente in cui, oltre a leggere, ci si potesse ritrovare dopo le lezioni per svagarsi. Naturalmente è necessario tenere fede alle regole scritte sulla porta, nel rispetto del lavoro compiuto e per preservare il luogo pulito e tranquillo.

RICONOSCIMENTI

foto di Giovanna Borrelli e Francesca Prudenza

La biblioteca “Ad astra” è la prima biblioteca scolastica d’Abruzzo e di tutto il sud Italia attiva e circolante ogni giorno. Il duro lavoro è stato ricompensato con le parole del maestro e dei genitori. “È come le biblioteche danesi- afferma Gabriele Nuttini – che sono le più belle al mondo. È accogliente e colorata, nessun’altra biblioteca italiana è così. È stata una sfida allinearsi alle linee guida internazionali, che pongono come fulcro della nuova pedagogia della lettura l’alfabetizzazione della cultura. Avete trasformato un luogo abbandonato, avete fatto un lavoro eccellente”. I genitori erano entusiasti ed orgogliosi del lavoro svolto dai loro figli. “Questi armadi sono stati montati quando frequentavo questa scuola- afferma un genitore -Mi sarebbe piaciuto avere un luogo del genere in cui passare i pomeriggi. Mia figlia mi ha sempre detto che lei, professor De Luca, era molto simile a me per la cura che poneva anche nei dettagli più piccoli. La biblioteca mi invoglia a guardare ogni aspetto e punto più remoto”. “È meravigliosa- continua un altro genitore -sono contenta che i ragazzi si siano impegnati così tanto senza lasciarsi intimorire. Siete stati bravissimi, è un lavoro eccellente che non ho visto de nessun’altra parte. Sono davvero contenta ed orgogliosa”.

Il professore De Luca è stato nominato relatore unico delle biblioteche scolastiche italiane. Gabriele Nuttini l’ha invitato a partecipare al convegno che si terrà a febbraio a Milano per spiegare e insegnare quello che sono riusciti a fare partendo un vecchio luogo abbandonato. Il professore, che ha sempre sottolineato l’importanza che hanno avuto gli alunni nella realizzazione del progetto, ha espressamente richiesto la partecipazione di qualche ragazzo al convegno.

IL MESSAGGIO DEL PROF

foto di Giovanna Borrelli e Francesca Prudenza

Per concludere il professore ha voluto lasciare un messaggio ai ragazzi. “Mi auguro che voi possiate diventare qualcuno e che possiate tornare qui per vedere altri ragazzi che si dedicano alla biblioteca, come avete fatto voi. Il lavoro che avete fatto, mettendo da parte studio e svaghi, è ammirevole. Sono veramente orgoglioso di voi”. Infine ha dedicato ai giovani una citazione di James Baldwin: “È vero che i ricordi più belli ci accarezzano, ma quelli che ci segnano di più sono gli altri, quelli che ci danno la netta sensazione, quasi corporea, di che fatica abbiamo fatto per arrivare fino a lì”

LE PAROLE DEI RAGAZZI

“È arrivato il tanto atteso giorno dell’inaugurazione e ora siamo qui per ringraziarla- dice la rappresentante di classe Anastasia Cianci- Grazie per aver creduto in noi. Grazie per la sua tenacia. Grazie per aver lottato contro tutto e tutti. Grazie per averci uniti. Grazie per averci dedicato il suo tempo. Grazie per aver fatto appassionare i meno fiduciosi. Grazie per averci fatto comprendere i nostri errori. Grazie per averci fatto capire quanto impegno c’è dietro ogni cosa. Grazie perché tutto questo ci ha aiutato a crescere. Grazie per tutte le volte che ci ha dato il merito, ma in realtà il merito più grande è stato il suo. Grazie a lei e alla persona che è, perché senza la sua fiducia non saremo giunti fin qui”.

foto di Giovanna Borrelli e Francesca Prudenza

“Quando penso alla nostra biblioteca- aggiunge Giuseppe Colameo -mi sovviene l’idea del Porto Sepolto di Ungaretti, un antico luogo che inizialmente era nascosto dal passare inesorabile del tempo, ma che è stato poi recuperato e valorizzato. Ed il nostro è stato proprio un lavoro da archeologi provetti. Abbiamo scavato nelle profondità della nostra scuola per far emergere alla luce il valore delle parole e dei libri, un valore troppo spesso dimenticato. Questa esperienza ha rappresentato per noi alunni anche un’opportunità di crescita personale, una riscoperta dei nostri porti sepolti. Adesso che la biblioteca è inaugurata, provo al tempo stesso una sensazione di eterna soddisfazione, ma anche nostalgia, in memoria dei pomeriggi trascorsi in quel luogo magico a disfare papiri ingialliti e consunti. Il mio desiderio più grande è adesso quello che la biblioteca resti un monumento a testimonianza del nostro passaggio e del nostro impegno, affinché nessuno dimentichi nuovamente dell’esistenza di quel porto sepolto”.

di Giulia Di Paolo e Ester Del Borrello