Il bullismo è un fenomeno tipico della società moderna, dilagante nelle scuole (e non solo). Luogo in cui troppo spesso, come riporta la cronaca, si registrano sempre più frequentemente episodi di cattiveria e violenza. Questi episodi sono soprusi di ogni genere rivolti sempre nei confronti dei più deboli, di chi non sa o non può difendersi. L’origine di questi atti risiede in quei ragazzi e ragazze particolarmente aggressivi, che riversano la loro rabbia in derisioni e pestaggi verso i coetanei più deboli, coalizzandosi e facendosi forza tra loro, sentendosi così orgogliosi e spavaldi ed approfittando sempre del ‘’gruppo’’. La conseguenza delle loro azioni spesso sono le ferite profonde e laceranti difficili da rimarginare, che rimangono impresse nella mente di chi subisce queste violenze, parole e gesti che nemmeno con il passare del tempo vengono spazzati via. L’ avvento dei social network ed il loro uso spropositato da parte delle nuove generazioni ha fatto sì che la problematica del bullismo si riflettesse anche in questo ‘’mondo virtuale’’ dando vita al cyber bullismo o bullismo online. Questo fenomeno vede protagonisti i ‘’leoni da tastiera’’: ragazzi che nascondono la loro identità dietro profili falsi, rifugiandosi dietro lo schermo di un pc, ma le cui parole sono in grado di ferire ugualmente le vittime. Sia che si tratti di bullismo ‘’fisico’’ che online, queste aggressioni andrebbero sempre denunciate ed affrontate, senza farsi immobilizzare dalla paura (come spesso succede), con l’aiuto ed il supporto di amici, familiari e specialisti, affinché fenomeni come questi possano estinguersi definitivamente.
Cecilia Curatola, 3D no
