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Licei classici: perchè continuare a studiare e a conoscere ciò che era

Perché continuare ad insistere con lo studio di lingue definite “morte”? Non si andrà ad elencare motivazioni contingenti tra loro, allo scopo semplice di persuadere qualcuno nel continuare ad iscriversi ai licei classici “morenti”, e nemmeno si dirà l’importanza della produttività e delle “competenze” che queste due lingue dovrebbero offrire alla nuova e triste scuola-azienda. Bensì, queste discipline offrono di più di quelle “competenze”; capire queste due lingue significa acquisire senso critico, destrezza logica e capacità linguistiche, intellettuali e culturali che cambiano radicalmente l’anima e il modo di pensare di chi si approccia ad esse  (possibilmente con i giusti strumenti e la serenità necessaria). Perchè, se fatte con anche i giusti metodi e le giuste applicazioni, qualsiasi lacuna viene colmata, e queste due lingue possono essere vissute nella loro completa bellezza. Non mi soffermerò sui metodi di insegnamento, sulle varie peripezie che possono presentarsi nel percorso scolastico (tutt’altro discorso). 

Ci soffermeremo sulla loro importanza e sul perché debbano essere salvate dall’industrializzazione scolastica portata avanti da ministri-economisti. Queste due lingue accorpano tutto il compendio lessicale italiano. Comprendere entrambe significa imparare l’eziologia anche dei vocaboli della lingua italiana che ha più del 60% di correlazione con il latino e moltissimi altri vocaboli sono derivati da composti o suffissi greci. In sostanza, significa arrivare a comprendere meglio ancora la nostra lingua e la sua storia. Altro fattore rilevante è sul piano storico: infatti, entrambe le lingue e la loro eziologia e grammatica storica coincidono anche con le diverse fasi della storia antica. Ad esempio, il greco ha il genere duale che abbracciava l’idea di collettività della polis, poi caduto in età alessandrina. Altro elemento cardine è il criticismo e il punto di vista: venendo a conoscenza di tali discipline, il proprio punto vista e il modo di pensare cambia radicalmente, e la visione del mondo diviene più articolata e più affascinante. Si arriva, infatti, a vedere e ad apprezzare, talvolta criticare, ogni dettaglio presente nella nostra vita. Mettere in discussione tutto significa anche contestualizzare e criticare, per poi arrivare ad una soluzione migliore, che accomuni le parti interessate e che sia d’esempio. Ecco cosa il latino e il greco offrono, e meritano per questi motivi elencati di non morire, di essere salvate, e di essere conosciute anche dalle generazioni future. Mai dimenticare il nostro passato, la nostra storia e le nostre origini, e prendere come esempio gli antichi è il miglior metodo per affacciarsi al mondo. 

Fabrizio Moccia, JI C